Se non ti piace il torrone, ad Ognissanti puoi fare le rame di Napoli: come i mustaccioli, ma più facili

Durante la festa di Ognissanti, la tradizione vuole che si consumi del torrone, ma c’è anche una squisita alternativa: le rame di Napoli.

Il primo novembre, giorno di Ognissanti, in tantissime Regioni italiane le persone vogliono mangiare torrone, il dolce a base di miele, zucchero e albumi, con l’aggiunta di mandorle o nocciole. Il torrone è un simbolo delle principali celebrazioni autunnali, ma viene associato anche alle feste di fine anno, Natale e Capodanno compresi. Non piace a tutti. Forse perché troppo croccante o troppo dolce.

Rame di Napoli: alternativa al torrone
Se non ti piace il torrone, ad Ognissanti puoi fare le rame di Napoli: come i mustaccioli, ma più facili (Foto: Instagram @anticatorroneriapiemontese) – casertanotizie.it

Nel Sud Italia, e in particolare in Sicilia, nel giorno di Ognissanti si consumano anche altri dolci tipici. Per esempio, le rame di Napoli. Sì, si fanno in Sicilia ma si chiamano di Napoli… e un motivo c’è. Oggi sono note anche fuori dall’Isola, e si sono evolute in preparazioni perfette per chi non è amante del torrone.

Le rame di Napoli sono dei biscotti morbidi al cacao, arricchiti con marmellata, Nutella o crema al pistacchio e ricoperti da una glassa al cioccolato fondente (o cioccolato bianco). Hanno il nome di vecchie monete. La leggenda vuole che il loro nome derivi appunto dalle monete di rame emesse nel periodo borbonico e introdotte dalla Capitale del regno (Napoli) a tutto il territorio, Sicilia compresa. Secondo un’altra versione le rame sarebbero invece state inventate in Sicilia da pasticceri napoletani (sulla falsariga dei mustaccioli o mustacciuli). Oppure introdotte da siciliani doc ma dedicate specificatamente a Napoli in omaggio all’unione dei due regni dopo secoli di divisione.

Le rame di Napoli: l’alternativa al torrone nel giorno di Ognissanti

Per preparare le rame bisogna partire da questi ingredienti base: 300 grammi di farina 00, 200 grammi di zucchero, 100 grammi circa di burro e 200 ml di latte. Servono anche due uovo, 100 grammi di cacao amaro, una bustina di lievito per dolci, un pizzico di cannella, un pizzico di sale, marmellata, Nutella o pistacchio a volontà, un po’ di fondente per la glassa, diciamo un 200 grammi, e mandorle o pistacchi per decorare.

Le rame di Napoli al pistacchio
Le rame di Napoli: l’alternativa al torrone nel giorno di Ognissanti (Foto: Instagram @pistacchissimo) – casertanotizie.com

La ricetta è semplice. Si parte mescolando farina, zucchero, cacao, lievito, cannella e sale in una ciotolina. Si aggiunge poi il burro a pezzetti. In seguito si passa a incorporare uova e latte. A questo punto, si impasta fino a ottenere un composto omogeneo. Manipolando l’impasto di formano dei pezzetti al cui centro viene inserito un po’ di ripieno (marmellata o crema alle nocciole spalmabile).

Si chiude il tutto a formare una pallina da adagiare poi su una teglia rivestita di carta forno. Bisogna infornare a 180° C per circa un quarto d’ora. E così i biscotti sono cotti. Mentre cuociono bisogna sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde. In alternativa si può usare il pistacchio. E quando i biscotti sono pronti e freddi, li si immerge solo per la parte superiore nel cioccolato. Si lascia raffreddare il tutto finché la glassa non si indurisce. Ultimo tocco: una pioggia di scaglie di mandorle o di pistacchi. Ed ecco qua le rame!

 

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