Cronaca

Otto Marzo in carcere: Garante provinciale dei detenuti in visita nel reparto alta sicurezza per la Giornata della Donna

otto marzo carcere SMCV
La Garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore

Santa Maria Capua Vetere (di Lucio Seneca). Un Otto Marzo particolarmente intenso ed emozionante quello celebratosi nel reparto Senna del carcere di Santa Maria, dove oggi la Garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore, è stata presente tra le recluse per un momento di riflessione con la lettura di alcuni testi scelti dalle detenute.

In occasione della Festa della Donna, infatti, alle recluse sono stati distribuiti diversi prodotti di bellezza – previa verifica e ispezione degli stessi – donati dall’associazione Sbarre di Zucchero ed è seguita la degustazione del dolce «mimosa» realizzato proprio dalle detenute che hanno seguito un corso ad hoc diretto da un pasticciere nel laboratorio del carcere.

Le recluse hanno anche preparato uno spettacolo teatrale, donato fiori alle presenti (direttrice ed educatrici ed hanno letto un loro scritto molto toccante riguardante la condizione femminile nel carcere. La Garante Belcuore ha trovato le recluse molto unite, compatte e ragionevoli ringraziandole per la giornata di emozione che ha trascorso.

Un momento conviviale molto particolare con le recluse che, come ha sottolineato Belcuore, «hanno una sensibilità diversa rispetto ai detenuti maschi e che soffrono, essendo in Alta Sicurezza, di permessi limitati per poter svolgere il loro ruolo di mamme o nonne in quanto soffrono molto l’allontanamento dalle famiglie. In particolare  – ha aggiunto la Garante provinciale – sarebbe ideale, con le dovute misure di sicurezza, trovare una formula sugli incontri genitoriali di queste donne per far sì che non venga meno il rapporto madre-figli, o qualche ora di apertura in più delle sezioni al di là del loro impegno nei laboratori sartoriali, o altri corsi in via di allestimento».

EUROPARLAMENTARE IN VISITA

Chiara Gemma

L’europarlamentare Ecr Chiara Gemma, nella Giornata della Festa delle donne si è recata in visita alla sezione femminile del carcere di Santa Maria Capua Vetere accompagnata dalla direttrice Donatella Rotundo e si è seduta in mezzo a loro. “Avete mai visto una donna cadere e non rialzarsi? – ha detto – A queste donne madri, mogli, lavoratrici, figlie, che la vita, la dura vita, ha fatto inciampare ho voluto attestare la mia vicinanza certa che potranno rialzarsi grazie anche al loro spirito di guerriere“, ha detto la parlamentare europea. Il racconto di questa giornata diversa prosegue soffermandosi sui dettagli. “Negli sguardi che ho incrociato ho colto dolori, tristezze ma anche tanta speranza e tanto coraggio. La speranza di chi si affida e il coraggio di chi lotta per una seconda opportunità“.

L’eurodeputata ha voluto ascoltare le loro storie, rimanendo colpita “dal desidero di riscatto, una felicità velata che attende e sa attendere il giusto momento. Alcune detenute non hanno proferito parola, ma quel silenzio di attesa e speranza è stato più eloquente che mai“. “Certamente – ha sostenuto Chiara Gemma – avrei potuto scrivere un saggio sulla giornata internazionale della donna, ma oggi ho assecondato un mio bisogno interiore di essere lì dove è più difficile, scomodo. Molta strada indubbiamente è stata compiuta, ma molta ancora deve essere percorsa per equiparare i diritti delle donne a quelli degli uomini“.

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