Napoli. Sono disponibili i risultati relativi al primo ciclo di campionamento, eseguito nell’arco di circa 24 ore nei giorni 4-5 settembre, per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera, in relazione all’incendio divampato lo scorso 3 settembre nell’area industriale di Pastorano (Caserta).
L’incendio ha interessato un impianto di gestione di rifiuti non pericolosi, coinvolgendo rifiuti in plastica e gomma e rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti stessi. Attesa la sensibile intensità del vento presente all’atto dell’intervento dei tecnici Arpac, sono stati installati due campionatori ad alto volume, posti a circa 200 metri dal sito dell’incendio, rispettivamente nella direzione prevalente del vento (sottovento) e nella direzione opposta (sopravento).
I risultati restituiscono valori di concentrazione di diossine e furani, al campionatore sottovento, pari a 61 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), mentre al campionatore sopravento risultano inferiori alla soglia di quantificazione della metodica utilizzata.
Nel periodo di campionamento indicato, si evidenziano dunque, nel punto di campionamento posto sottovento, concentrazioni sensibilmente superiori ai valori di riferimento correntemente utilizzati. Tali valori, che possono essere ricollegati all’incendio, sono significativamente superiori al limite di legge (5 µg/m3), che tuttavia è espresso in termini di media annua e dunque non è applicabile dal punto di vista normativo al caso specifico