Caserta. Il M5S deposita richiesta di audizione in commissione regionale Ambiente per la discarica Lo Uttaro di Caserta. “Più volte in questi anni abbiamo denunciato la pessima gestione del ciclo dei rifiuti e delle bonifiche da parte dell’amministrazione regionale. Emblematico è il caso della discarica di Lo Uttaro, simbolo dell’emergenza rifiuti in Campania, aperta nel 1994 e mai bonificata. Pochi giorni fa il nostro Paese è stato condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la gestione di quella discarica, localizzata a sud di Caserta, in una zona dove sorgono quartieri residenziali”.
È quanto afferma il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano. “Per la Cedu – spiega – i cittadini di Caserta e di San Nicola la Strada, dopo aver vissuto in un’area dove sono violate le norme di sicurezza sulla gestione dei rifiuti, sono “più vulnerabili alle malattie”. E soprattutto, cosa ancor più grave, vivono in una zona in cui “l’inquinamento persiste ancora e mette in pericolo la salute dei cittadini“.
“Su Lo Uttaro – ricorda – non erano mancate anche le inchieste della magistratura ordinaria. Nel 2019 la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato nell’area dodici pozzi utilizzati per le colture agricole e l’uso domestico risultati contaminati da decenni. Per queste ragioni ho presentato una richiesta di audizione urgente in commissione Ambiente per apprendere a che punto è il progetto di bonifica e cosa sta facendo la Regione per limitare i rischi. E’ assolutamente necessario – conclude Cammarano – un cambio di passo a tutela della popolazione. Parlare ancora di discariche senza avere contezza delle bonifiche è un discorso senza futuro“.
“Il risanamento dei nostri territori – osserva Sergio Costa, vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente – invece è un atto non più rimandabile. Stiamo pagando sulla nostra pelle e quella dei nostri figli il risultato della mancanza di scelte prese in passato. I fondi a livello nazionale per i SIN ci sono ed è grazie al lavoro svolto dal mio ministero dell’ambiente, non certo da questo. Ci sono anche i fondi regionali per i Sir di competenza regionale. Ora si facciano le bonifiche, senza se e senza ma“.