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Ambiente

A Rocca d’Evandro “Il Bosco di Vandra tra Natura e Storia” seminario e liberazione di un falco

Rocca d’Evandro. Sabato 16 dicembre 2023 è stato un grande giorno per il Bosco di Vandra e per tutta la comunità. Poco dopo le 15 un giovane falco gheppio, offerto dalla associazione Ardea, ha ritrovato la sua libertà dopo un periodo di cura e convalescenza. Il suo stupore quando è stato messo in condizione di spiccare in volo e il seguente volo, prima rasente al terreno, poi sempre più in alto fino a fermarsi su in alto su una quercia del bosco di Vandra ha emozionato profondamente i presenti.

Nel gruppo, da parte c’erano Livio Marrocco e alcuni soci del Comitato Civico Feudo di Vandra, dall’altra due famosi ornitologi della regione Campania, i dott. Balestrieri e Capobianco. Proprio il dott. Balestrieri ha portato il giovane falco a Rocca D’Evandro che poi le mani di Marrocco Livio hanno liberato. Non si dà il nome ad un uccello che viene liberato in natura per evitare di affezionarsi ma noi lo vogliamo comunque chiamare “Libero Vandra”.

Poco dopo le 17 è iniziato presso l’oratorio della chiesa San Giuseppe di Rocca D’Evandro, il convegno, organizzato dal Comitato Civico Feudo di Vandra, “Il Bosco di Vandra tra Natura e Storia”.

I relatori presenti, oltre al coordinatore del Comitato, Livio Marrocco sono stati il sindaco di Rocca D’Evandro, dott.ssa Emilia Delli Colli, il sindaco di Cassino, dott. Enzo Salera, il presidente dell’associazione Primaurora, dott. Silvano Somma, don Tomas Jerez, la socia Ivana Pariselli, e i suddetti esperti in ornitologia, i dott. Balestrieri e Capobianco. Moderatrice e madrina dell’evento è stata la docente Rosanna Fionda.

La valenza dell’evento aveva due aspetti, il primo legato alle prospettive future di utilizzo del Bosco di Vandra, il secondo, più prettamente tecnico, ai risultati dello studio effettuato in loco nel bosco nei mesi precedenti dagli esperti ornitologi.

Le parole che riecheggiano continuamente, anche dopo ore dalla fine del convegno, sono state: Conoscere, Curare, Preservare e Valorizzare. Tutti gli intervenuti si sono sentiti uniti in quelle parole che presto speriamo diventino realtà, perché anche Madre Terra ci chiede di riflettere su ciò che stiamo lasciando alle generazioni future. Fermarsi ad osservare, a riflettere e a creare azioni che possano valorizzare al meglio il polmone naturale del bosco e avere rispetto per quella Madre Terra in cui tutti abitiamo, dagli animali all’uomo, e che purtroppo l’uomo tende sempre più spesso a non riconoscerne, troppo preso da manie di edificazione e speculazione, più né il valore né la sua grandiosa opportunità.

Le prime parole sono state del padrone di casa, don Tomas. Egli ha sottolineato l’importanza del Bosco di Vandra nel territorio di Marsella e, più in generale, di Rocca D’Evandro. Le sue parole sono state di speranza e di incitamento ad impegnarsi per la sostenibilità e per lo sviluppo sostenibile del Bosco di Vandra.

Bellissime e importanti sono state le parole del sindaco di Cassino, dott. Enzo Salera, riferendosi alle parti di bosco nel comune di Rocca D’Evandro e di Cassino: “Sogno di poter riunire il bosco Vandra in un unico bosco come lo era al tempo della mia infanzia” e le parole del sindaco di Rocca D’Evandro, dott.ssa Emilia Delli Colli: “nessun albero verrà toccato”. Queste parole sono per noi del Comitato Civico Feudo Bosco Vandra e Parco Urbano Rocca D’Evandro aria, ossigeno puro, segno tangibile che il nostro impegno e dedizione verso questa bellissima area inizia ad essere condiviso da molti e a tutti i livelli sia tecnici che istituzionali.

Di grande profilo tecnico sono stati gli interventi del dott. Balestrieri e del dott. Capobianco che hanno illustrato con una dotta presentazione la funzione del bosco di Vandra nel territorio di confine tra l’alto casertano e il basso frusinate, la presenza dei molteplici uccelli (una trentina differenti) nel bosco, l’interazione benefica con il territorio e la loro speciale caratterizzazione. Con loro il pubblico presente ha potuto conoscere aspetti naturalistici specifici ed iniziare ad avere la consapevolezza che il Bosco di Vandra è un patrimonio importantissimo da proteggere e far crescere.

L’intervento a 360 gradi del dott. Silvano Somma ha portato al convegno l’esperienza di anni di impegno per la natura e la sua salvaguardia. Le sue parole hanno incitato come non bisogna mai fermarsi alle prime difficoltà ma continuare imperterriti a seguire i propri obiettivi soprattutto se sono ti tipo “naturalistico”. Inoltre, Somma ha evidenziato che il confronto con le Istituzioni e con altri interessi privati è necessario e va stimolato continuamente perché in esso si sviluppa una crescita e una consapevolezza collettiva maggiore alla “Natura”.

L’intervento della docente Ivana Parisella ha messo in evidenza come anche le scuole devono partecipare in maniera attiva allo sviluppo sostenibile del Bosco di Vandra e che le Istituzioni hanno un compito importantissimo affinché questo sviluppo sia reale e continuativo.

L’intervento di Livio Marrocco si è incentrato tra situazione attuale, situazione futura e storia del Bosco di Vandra. Il suo è stato un pacato ma fermo richiamo a tutti a che il Bosco continui il suo percorso di vita e di sviluppo che da centinaia di anni lo vede presente a Rocca D’Evandro. E’ un dovere della comunità continuare a conservare questo parte residua di un vasto antico bosco, mentre è diritto del bosco continuare a vivere attraverso generazioni. Grazie Livio Marrocco e a tutti i compagni di questo bellissimo viaggio!

Redazione

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