Napoli. “Questa vicenda possiamo affrontarla solo sul piano legislativo in Consiglio regionale, il 7 maggio scade il termine per gli emendamenti sul provvedimento che riguarda gli impianti di rifiuti in Campania, in quella occasione in Consiglio stiamo adottando un emendamento che eviti l’apertura di siti per la gestione dei rifiuti che siano localizzati nelle aree con sistemi territoriali di sviluppo dominanti a matrice naturalistica, fatti salvi impianti di trattamento aerobico della frazione organica a servizio di Comuni e impianti di compostaggio. Lo stiamo facendo entro i termini con il comma 4 dell’articolo 12 della legge regionale“. Così il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, che questo pomeriggio, a Teano, durante un incontro con i cittadini e gli attivisti dell’associazione “No imp” ha annunciato che entro martedì presenterà l’emendamento che potrebbe bloccare l’apertura dei siti di rifiuti pericolosi vicini a località con interesse naturalistico.
Il provvedimento riguarderà anche l’imminente pericolo a Teano della creazione di un impianto: “In sostanza, togliendo la validità dei 24 mesi dell’emendamento – ha continuato Oliviero – ma inserendo un tempo indefinito, questa legge potrà essere valida sempre e non potrà essere messa in discussione ogni due anni, andando incontro a interpretazioni“.
L’incontro al seminario vescovile di Teano è stato organizzato su richiesta dei cittadini e del sindaco di Teano, Giovanni Scoglio. Oliviero ha annunciato alla popolazione l’intervento del Consiglio regionale che bloccherà la creazione della piattaforma di rifiuti speciali nel territorio, autorizzata con decreto dirigenziale numero 57 del 18 marzo dopo una sentenza del Consiglio di Stato su ricorso della Gesia, l’azienda che gestisce i rifiuti in provincia di Caserta. Ma si tratta di una modifica legislativa che interessa tutta la Regione.
“Questo non significa però che il Comune di Teano non debba fare la sua parte, ricorrendo contro la sentenza che autorizza l’apertura del sito di trattamento – ha continuato Oliviero – noi ce la metteremo tutta come Consiglio regionale, già una volta la modifica del comma 4 fu essenziale per “salvare” Alife dalla nascita di un impianto rifiuti e la stessa modifica servì anche a Teano, ora, di nuovo, con questa modifica che faremo entro martedì sarà sancito che gli impianti per la gestione dei rifiuti non possono essere localizzati nelle aree individuate nel piano territoriale regionale della Campania come sistemi territoriali di sviluppo dominanti a matrice naturalistica, fatti salvi impianti di trattamento aerobico della frazione organica a servizio di Comuni, nonché impianti di compostaggio“.
Sul caso è intervenuto anche il vescovo di Teano Giacomo Cirulli che ha detto: “Sono un medico e so cosa significa ammalarsi, qui però in questa sala non vedo molti giovani che si interessano all’argomento rifiuti e impianti“.
Un intervento veloce delle istituzioni lo ha chiesto anche Cinzia Compagnone del movimento “No imp”. Con il Consiglio regionale previsto per lunedì ci saranno delle novità. Intanto, il sindaco di Vairano Patenora Bartolomeo Catelmo ha annunciato che sarà vicino al Comune di Teano e al primo cittadino Scoglio anche economicamente per far fronte alla sentenza del Consiglio di Stato.