Ambiente

Cancello ed Arnone: costituito il comitato no bioimpianti

La minoranza consiliare combatte contro l’impianto di biometano. De Blasio, Gelvi e Bovenzi osteggiano un nuovo mostro sulla Sp 18.

Cancello ed Arnone costituito il comitato no bioimpianti

Cancello ed Arnone (Raffaele Raimondo). Martedì 17 settembre si è svolta una riunione del Consiglio comunale durante la quale si è discusso di un argomento molto importante che riguarda “l’impianto di bio metano da reflui zootecnici e scarti agricoli da realizzarsi a Cancello ed Arnone sulla strada provinciale 18” (ben conosciuta come Via Santa Maria a Cùbito, nel tratto che va dal Comune cancellese a Villa Literno).

“Io, la consigliera Gelvi e il consigliere Bovenzi – dice il 1° Gr dell’E.I. Francesco De Blasio, rappresentante di minoranza nell’assise cittadina – abbiamo espresso la totale opposizione alla realizzazione di questo impianto, esponendo dubbi sulla motivazione di interesse pubblico descritta sulla delibera di Giunta comunale nr 83  del 1° agosto 2024, informando che questi impianti non sono l’unica soluzione al problema dello smaltimento dei reflui zootecnici.

Abbiamo illustrato, per di più, i rischi diretti/ indiretti che possono provocare gli impianti di cui parliamo in materia di impatto ambientale, rifacendoci a rapporti scritti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale. Abbiamo anche discusso dell’altro impianto di rifiuti solidi urbani (frazione organica) da realizzarsi in località bosco di Cancello ed abbiamo invitato tutti i consiglieri presenti ad una riflessione riferendo che tale impianto non sarà una risorsa per l’intero territorio”. Insomma, il consigliere – che a noi ha precisato di non essere presidente del Comitato NO BIOGAS GRAZZANISE, svolgendo questa funzione il signor Pasquale D’Agostino che contestualmente ne è legale rappresentante – ha sfoderato una tenace sequenza di motivati NO alle proposte della maggioranza al riguardo e segnatamente del sindaco avv Raffaele Ambrosca. Un’altra puntualizzazione ci è giunta dall’avv Pasquale Di Nardo fu Alessio, con l’intento di chiarire che egli non ha “nulla a che vedere” col gruppo di protesta formatosi al Borgo e con la pregressa formazione socio-culturale guidata, fra gli altri, dai fratelli ing Pasquale Di Nardo e Avv Pasquale.

A confermare lo stato di agitazione che attraversa il Basso Volturno, il giorno successivo (e cioè mercoledì 18 settembre) “è nato il Comitato “Stop bio … impianti Cancello ed Arnone“ che non ha fini di lucro, essendo il suo scopo quello di opporsi totalmente alla realizzazione e all’esercizio dell’IMPIANTO DI BIOMETANO nel territorio comunale di Cancello ed Arnone, nonché di opporsi totalmente a qualsiasi altro studio di fattibilità e/o individuazione di siti idonei nel territorio comunale atti ad ospitare la sopracitata struttura.

A tal fine intende: – informare capillarmente la popolazione; – garantire la partecipazione di chiunque voglia aderire al Comitato stesso; – promuovere la sensibilità delle comunità vicine e degli organi istituzionali preposti; – riservarsi di utilizzare le vie ritenute più idonee per il perseguimento dei fini prefissati”.

Relativamente a questi declarati obiettivi, va detto che la comunità di Grazzanise e, per vari versi, la stessa Amministrazione retta dal sindaco Enrico Petrella restano impantanate, la prima, nella disinformazione dominante in cui sostanzialmente guazza da sempre al par delle oche nello stagno e, la seconda, nelle retrovie delle chiarificazioni pubbliche, dal momento che le voci e gli atti attribuirebbero la decisa posizione favorevole a costruire il biodigestore in via Fiume Morto al commissario straordinario Aldo Aldi. La compagine che fa capo al primo cittadino Petrella in pratica sta solo temporeggiando a tempo perso, essendo costretta a venir presto allo scoperto, dovendosi pronunciare in merito al ricorso che ha ricevuto, via Pec, sabato 14 settembre.

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