Raccolta differenziata, che caos: scoppia la bufera, cittadini all’attacco

Raccolta differenziata, che caos: problema rifiuti sempre più grave

In tutta Italia, la raccolta differenziata è ormai diventata una pratica quotidiana, fondamentale per garantire una gestione sostenibile dei rifiuti. La Campania non fa eccezione, eppure il suo percorso verso una gestione efficace dei rifiuti è stato segnato da alti e bassi.

Un camion della spazzatura
Raccolta differenziata, che caos: scoppia la bufera, cittadini all’attacco – Casertanotizie

I numeri parlano chiaro: sebbene la regione abbia fatto progressi negli ultimi anni, con diverse città che stanno raggiungendo percentuali di differenziata superiori al 50%, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Non a caso, i numeri parlano di una media regionale che ancora fatica a raggiungere il 55%, con alcune città che arrancano, come Capua, dove la raccolta differenziata si attesta intorno al 41-42%. Una cifra che ci fa capire come la strada sia ancora lunga e, a volte, accidentata.

Differenziata a Capua: confusione e tanti problemi

A Capua, l’introduzione del nuovo calendario per la raccolta differenziata sembra aver creato più disagi che altro. A pochi giorni dall’avvio, le critiche sono già feroci. In particolare, il problema principale riguarda la scarsa informazione.

Bidoni raccolta differenziata
Differenziata a Capua: confusione e tanti problemi (Ansa Foto) – Casertanotizie

Nonostante i proclami, infatti, molti cittadini si sono ritrovati spaesati, senza le informazioni chiare su come e quando differenziare i rifiuti. Un aspetto che ha sollevato molte polemiche, anche tra le forze politiche. Fernando Brogna, esponente della minoranza consiliare, ha evidenziato come la comunicazione sia stata insufficiente, mettendo in difficoltà molti residenti, in particolare le categorie più vulnerabili, come gli anziani, che non hanno accesso facile alle informazioni digitali.

La questione della carenza di bidoni per i condomini è un altro nodo critico: in tanti si sono ritrovati senza i contenitori per la raccolta differenziata promessi, costringendo le famiglie a fare la fila all’Ecosportello, ma senza ottenere nulla. Non è raro, infatti, che i bidoni manchino o che le indicazioni cambino continuamente, creando una confusione totale.

Massimo Antropoli, altro membro della minoranza, ha parlato di “improvvisazione” e ha sottolineato come la situazione sia addirittura peggiorata rispetto al passato. Inoltre, il rincaro dei costi legato al servizio, che è aumentato di oltre 400.000 euro, ha suscitato non poche perplessità, specialmente considerando che i risultati ottenuti in termini di qualità del servizio sembrano ben lontani dalle aspettative.

Situazione di stallo: raccolta differenziata a Capua nel caos

La situazione, come spiegato dalla consigliera Carmela Ragozzino, sembra un fallimento. Il costo per i cittadini è aumentato, ma la raccolta dei rifiuti continua a essere disorganizzata. Il fatto che non ci sia ancora un sistema ben strutturato in grado di garantire una raccolta regolare e coerente lascia l’amaro in bocca.

Soprattutto perché la raccolta differenziata non è solo una questione di buona volontà, ma una vera e propria necessità per migliorare la qualità dell’ambiente e per rispettare le normative regionali. Se a Capua il tasso di differenziata è fermo da anni, è sintomo che l’amministrazione non è riuscita a implementare un sistema funzionale e, cosa ancora più grave, non ha comunicato adeguatamente ai cittadini.

Rifiuti non raccolti ed orari che cambiano: la confusione regna sovrana

Nel frattempo, le segnalazioni da parte dei cittadini sono sempre più frequenti: rifiuti non raccolti, orari di conferimento che cambiano senza preavviso e confusioni sui giorni di raccolta. Persino l’applicazione Junker, che doveva essere uno strumento utile per organizzare la raccolta, è diventata parte del problema, con orari che cambiano continuamente.

Cassonetti spazzatura pieni
Rifiuti non raccolti ed orari che cambiano: la confusione regna sovrana (Ansa Foto) – Casertanotizie

È difficile immaginare come una città possa raggiungere un tasso accettabile di raccolta differenziata in un contesto tanto disorganizzato. Eppure, i capuani si trovano a pagare di più per un servizio che non funziona come dovrebbe.

Quello che emerge da tutta questa situazione è la sensazione di un’amministrazione che ha preso un impegno importante, ma non è riuscita a metterlo in pratica con la serietà necessaria. I cittadini sono frustati e giustamente chiedono spiegazioni.

Il rischio, se questa situazione non viene risolta rapidamente, è che il sistema della raccolta differenziata finisca per diventare solo una formalità, senza realmente migliorare la gestione dei rifiuti e l’ambiente urbano. In un momento in cui la sostenibilità e la gestione dei rifiuti sono temi più urgenti che mai, Capua non può permettersi di continuare a fare passi falsi. Ma chissà, forse è proprio questa l’occasione giusta per una riflessione collettiva su cosa non stia funzionando e su come possiamo migliorare davvero.

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