L’INTERVISTA al maestro Francesco Oliviero, scelto da Pupi Avati per la colonna sonora di Dante

Caserta. Francesco Oliviero, musicista e compositore – arrangiatore casertano, è l’autore della colonna sonora del film “Dante” di Pupi Avati al cinema dal 29 settembre.

Lei ha avuto l’onore di essere chiamato da Pupi Avati, regista-sceneggiatore di fama internazionale: uno stupore per chi non credeva in Lei. Perché ha scelto la ballata medievale come colonna sonora che accompagna Beatrice nel film “Dante”? Ci racconti com’è andata.

Lavorare con personaggi oltre noti con alle spalle un enorme patrimonio culturale ed intellettuale, che hanno scritto la storia del Cinema italiano e vinto svariati premi letterali e cinematografici, pluri-premiati ai Festival internazionali del Cinema: tutto questo associato a un carattere deciso, fermo e austero aumenta vertiginosamente la diffidenza di chi si propone in punta di piedi, questo è il grande Pupi Avati. Non è affatto facile farsi accettare e, soprattutto, farsi ascoltare. Sono anni, se non decenni, che ascolto “frottole” raccontate con molta leggerezza in cui si narra la storiella dell’incontro per caso, e se pur fosse, non è certamente il mio caso: personaggi di alto rango culturale sono muri difficili da penetrare, e da convincere! Loro, a ragion veduta, assimilano il proprio nome, il proprio prestigio accostato a te, “Oliviero”, soppesano la valenza artistica ed è un esame difficilissimo da superare, una volta dentro; ammetto di aver trovato un castello di conoscenza strabiliante e un gigante buono, generoso ma attento, cauto su tutto ciò che si faceva.

L’affidamento è giunto il 19 Marzo 2019, per telefono e, dopo aver parlato con mia moglie Lara, Pupi Avati esclamò questa frase: – Mi passi suo marito”. Ecco cosa mi disse: – Per darle un minimo di visibilità mi dovrebbe comporre una ballata medievale. Non aggiunse altro, solo un – Mi stia bene!!!”.

Per me inizialmente fu panico assoluto, ben cosciente del peso e dell’occasione ricevuta che finalmente era arrivata dopo innumerevoli brani ascoltati ed inviati a lui, ma anche dopo una colonna sonora già realizzata “Si ma vogliamo un maschio” di Giuliano Biagetti nel1994.

Capii da subito che quel compito, senza aggiungere altro, era un segno e una prova di dover comprendere le sue intenzioni. Di solito in un film c’è un copione, un minutaggio e alcune altre informazioni fornite da regia e sceneggiatura; lì non c’era nulla di tutto ciò: incominciai a comporre e man mano mandavo delle idee, fino a giungere all’attuale lavoro, percorrendo una strada giusta. Gli chiesi: – Maestro, il minutaggio almeno. Rispose: – Lei continui a comporre, siamo sulla retta via! Una volta terminato, inviai tutto; mi telefonò tempo dopo con un tono di voce completamente felice e soddisfatto e mi disse: – Sa perché non le ho mai dato nulla, non ho mai ritenuto necessario darle un minutaggio? Mettendola in seria difficoltà? ma Lei prontamente ha risposto alla mia non voluta provocazione, perché ho costruito la scena fondamentale di Beatrice prima della sua morte, sulla sua musica.

Tutto il Cast, tutti iniziarono a ballarla, cosi nacque la “Ballata delle Sorelle” che ballano insieme a Beatrice, prima della sua dipartita.

Un film che vede coronare il sogno di una vita di sacrifici dedicati alla musica. Com’è nata questa collaborazione “eccellente”.

Si narra che dietro a un grande Uomo, ci sia sempre una grande Donna. Devo a mia moglie Lara l’intuizione e la caparbietà nel telefonare alla Società dei fratelli Avati; di certo Lei ha creato l’incontro, fortemente voluto, fra me e il Maestro Pupi Avati. Naturale che Lara abbia messo in campo tutte le strategie per portare l’interlocutore (segretarie e personale) a far in modo che vi fosse un contatto telefonico con materiale musicale inviato ed ascoltato con tanto di curriculum vitae; è riuscita ad avere un colloquio con Pupi nel 2019 con la promessa di un incontro fra me e lo stesso Maestro.

Un talento internazionale, dunque, che incontra un grande compositore-arrangiatore casertano. Lei ha collaborato anche con altri personaggi famosi, tra gli altri, Giuliano Biagetti, allievo di Rossellini, Orietta Berti. Senza dimenticare le collaborazioni con Fausto Mesolella, Enzo Avitabile, Noa e Massimo Lopez. Insomma un curriculum di tutto rispetto il Suo che vede riconosciuta la sua maestria e professionalità. Ci descriva il primo incontro con Pupi Avati, 53 film all’attivo, che Le chiede di firmare la colonna sonora principale del film su Dante che vede un cast di attori d’eccezione: Sergio Castellitto, Enrico Lo Verso, Alessandro Haber, Leopoldo Mastelloni, Mariano Rigillo e Milena Vukotic.

L’incontro è avvenuto il 20 Marzo 2018, proprio il giorno successivo al suo onomastico. La sua segretaria ci diede l’appuntamento attraverso mia moglie Lara direttamente a Roma, partimmo con la consapevolezza di trovarlo in Ufficio, ma presto mi accorsi che quell’indirizzo apparteneva alla sua personale dimora. Una casa meravigliosa, in pieno centro a Roma. Ci ricevette a casa sua, nella sua intimità. Un signore, un padre che tutti vorrebbero avere, ci accolse con un sorriso. Ricordo che erano le tre del pomeriggio quando, all’uscio della porta, esclamò: – Accomodatevi, faccio strada. Fra mobili antichi, dipinti e prestigiose sculture, si voltò chiedendoci: – Avete mangiato, se no faccio preparare qualcosina da mia moglie. Già da tempo si sentivano con Lara: l’ha sempre trattata come una figlia e l’accoglienza è stata davvero familiare.

Le strade si aprono e neanche il tempo di ufficializzare questa collaborazione che Lei è pronto per altri super lavori.

Vero! Una collaborazione voluta per la realizzazione di due film western: uno in produzione, scritto da Giampaolo Gentile dal titolo “Tutto per un sporca stella”, l’altro da girare; entrambi a Camerata Nuova – Roma, sull’altopiano più vasto ed esteso tra i tanti che sono incastonati tra le cime del Parco dei Monti Simbruini, ormai abbandonato dal mondo del cinema con i cinquantaquattro film western degli anni ‘60 e ‘70 girati lì. Il più famoso è senza dubbio “Lo chiamavano Trinità” con Bud Spencer, Terence Hill e Remo Capitani. Daremo noi nuovamente vita a quei luoghi con l’affidamento delle colonne sonore. Si tratta del Progetto “Emozioni in Musica” che vede impegnato un sommelier, un gastronomo ed io: l’intento è quello di emozionare intersecando musica e degustazione, creazioni musicali ad hoc abbinate al cibo e vino.

Lunedì 3 Ottobre è prevista l’uscita del singolo dal titolo “Al di là del Mediterraneo”, seguirà la pubblicazione dell’intero album in uscita la prossima primavera. In programma anche un corto metraggio prodotto dall’Associazione Orto-musica in fase di scrittura, una sorpresa che sarà svelata quando sarà. Oltre a concerti live con un gruppo di musicisti professionisti che mi accompagneranno in un percorso tutto nuovo con l’uscita successiva dell’album.

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