Castel Volturno. Memoria indelebile. Nella giornata di domenica 30 ottobre, Diego Armando Maradona avrebbe compiuto 62 anni e, a distanza di quasi due anni dalla scomparsa del 25 novembre 2020, il suo ricordo resta scolpito negli annali della storia. Un vero e proprio testamento che “El pibe de Oro” ha messo a disposizione del mondo intero, di chi ama il calcio, di chi rispetta il prossimo, di chi non scende a compromessi e non abbandona la bandiera. Appena qualche giorno fa, Antonio Luise, proprietario dei cimeli di Maradona e fondatore del progetto “Ten Experience – Tribute to an Icon”, ha annunciato che sarà a Doha, per i mondiali che Maradona ha vissuto da calciatore e da Coach.
“Sarà una grande emozioni anche perchè è prevista una grande sorpresa legata a lui, che è intramontabile, un’icona a cui sto dedicando la mia vita e che porterò in giro per il mondo con la mia mostra – afferma Antonio Luise -. Ancora oggi non mi sembra vero che non ci sia più. Ricordo da piccolo, quando lo vidi per la prima volta con mio padre Salvatore e fu subito amore a prima vista. La domenica era sacra: si andava allo stadio ed ogni volta che lui prendeva la palla, i cuori di noi napoletani salivano al settimo cielo. Ho avuto l’onore di viverlo come pochi a Napoli e voglio che tutto il mondo continui a tenere davanti agli occhi le immagini dei suoi goal e ben impresso in mente il suo eterno numero 10. Aveva un gran cuore, un cuore pieno di umiltà, che non voltava la faccia a chi in difficoltà, bensì diveniva punto di riferimento, onnipresente nonostante i mille allenamenti, prima, ed impegni, poi.