Capodrise. Torna, anche quest’anno, al quartiere San Donato la Natività realizzata dal Centro studi “De Gasperi” di Capodrise, presieduto da Salvatore Liquori.
In sintonia con don Giuseppe Di Bernardo, parroco della comunità, fino all’8 gennaio, Giuseppe, Maria, il Bambino e la Stella cometa campeggeranno tra i resti della chiesetta: sono sagome dal tratto iconico poste lì dove regnava l’indifferenza e la dimenticanza, illuminate da fasci di luce che squarciano l’oscurità.
“Di fronte alla rappresentazione del più grande mistero dell’umanità – dichiara Liquori – restiamo muti: la Natività, simbolo essenziale di vita e di rinascita, incarna la semplicità, nell’istante magico in cui il Dio-Bambino, nei panni dimessi di un infante nella mangiatoia, lo riscatta dalla polvere dei secoli”.
Nata dalla mente fervida di San Francesco D’Assisi, l’idea del presepe ha saputo espandersi e adattarsi alle realtà di ogni latitudine, diventando una forma di dialogo e di comunicazione universale, così come è universale e la promessa di salvezza che il Gesù-Bambino offre da oltre duemila anni. Ad ottobre, in occasione della tradizionale Festa di San Donato, il Centro “De Gasperi” ha regalato al quartiere una “Cassetta dei libri”, la prima installata in città.
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