“Militari privilegiati”, Gasparri: Boeri si scusi con il personale in divisa

Roma. Durante la trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, in onda sulla RAI, Tito Boeri, ha rilasciato forti dichiarazioni sui militari.

L’ex presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, parla di “militari privilegiati“, “…noi abbiamo un Esercito in cui ci sono più marescialli e alti ufficiali rispetto ai soldati semplici“- proseguendo poi con – “il militare dell’Esercito Italiano una volta andato in pensione percepisce un trattamento che vale il doppio rispetto ai contributi versati oltre ad altri privilegi“.

Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore Maurizio Gasparri, il quale dichiara che – “Sorprendono e amareggiano le parole con cui Tito Boeri ha denigrato e mortificato il nostro personale in divisa. A maggior ragione – prosegue Gasparri – visto che arrivano da chi è stato a capo dell’Inps e snocciola invece dati assolutamente lontani dalla realtà.

Parlare di privilegiati – continua Gasparri – per un presunto e insistente beneficio pensionistico degli appartenenti alle forze armate è un approccio evidentemente sbagliato, prevenuto e gratuito rispetto ad una situazione che, al contrario, dovrebbe tener conto maggiormente della specificità del servizio di chi si occupa di missioni delicate sia in Italia che in luoghi di guerra e difficili nelle missioni internazionali di pace.

Boeri si scusi immediatamente con il personale al quale, per quanto ci riguarda, confermiamo tutto il nostro sostegno, anche per quanto riguarda le proposte parlamentari, come quella a mia prima firma, che prevedono proprio interventi a tutela del sistema previdenziale per i militari” – conclude il senatore Maurizio Gasparri.

Anche il COCER, il Consiglio Centrale di Rappresentanza dell’Esercito, che prendendo atto delle dichiarazioni del dr. Tito Boeri, ha dichiarato quanto segue:

Il Cocer Esercito in rappresentanza degli uomini e delle donne dell’Esercito Italiano esprime il proprio sdegno e disgusto nelle dichiarazioni inesatte e palesemente prive di ogni conoscenza del mondo militare e di quale sia il reale trattamento previdenziale riservato ai militari posti in congedo.

È opportuno ricordare al dottor Boeri che i militari dell’Esercito Italiano sono in regime contributivo, così come tutti i dipendenti del pubblico impiego per i quali il coefficiente di trasformazione legato all’età anagrafica, paradossalmente, penalizza il personale militare. Noi non godiamo di alcun privilegio previdenziale se non per effetto di conseguenze legate all’impiego in missioni per il mantenimento della pace, per la sicurezza nazionale o per soccorso alle popolazioni come durante la recente emergenza Covid 19.

Il dottor Boeri dovrebbe, prima informarsi e poi scusarsi con i mutilati, gli orfani e le vedove di chi è rientrato in Patria avvolto dal Tricolore per l’assolvimento del dovere!

ALTRO CHE PRIVILEGI!

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