San Leucio, la UGL e la grande bellezza

Caserta. La giornata del 16 febbraio 2023 della Ugl Caserta passerà certamente alla storia. E’ iniziata con la visita della segretaria confederale Ornella Petillo alla sede di Terra di lavoro del sindacato dove la dirigente irpina, che riveste anche il ruolo di segretaria nazionale della categoria Autonomie ha auspicato che la ritrovata vicinanza fisica ai palazzi delle istituzioni possa necessariamente trasformarsi in una più accurata vicinanza anche alla problematiche dei lavoratori del comparto.

“L’amicizia che mi lega a Caserta ha radici profonde” ha dichiarato Petillo salutando i componenti della segreteria “è qui che ho peraltro partecipato ad uno dei miei primi convegni”.

A seguire l’appuntamento al Real Belvedere di San Leucio, dove, complice la presentazione del libro “La Storia è domani” della giornalista Ada Fichera, il Segretario Generale Francesco Paolo Capone, la stessa Fichera, Ornella Petillo e, l’Onorevole Marco Cerreto si sono confrontati sulle prospettive di sviluppo della provincia.

A fare gli onori di casa l’impeccabile Segretario Territoriale Ferdinando Palumbo, capace di riempire una sala di qualificati astanti, ha ricordato i percorsi che lo hanno sinora legato a tutto il tavolo di presidenza, ivi compresi al moderatore Antonio Casaccio, direttore del magazine Antimafia Informare.

“San Leucio”, ha chiosato Palumbo “è il luogo simbolico dove nasce il welfare aziendale, dove cultura, lavoro, arte e bellezza si incontrano. Nasce qui l’idea di edificare Ferdinandopoli, una nuova capitale che a causa degli eventi bellici non vedrà mai la luce. E’ questa una terra ultima nelle classifiche della qualità, ma anche di grandi eccellenze. E’ qui, a Teano, che è nata l’Italia, qui vive un popolo che non si sente periferia, un popolo che quando fa da se diventa eccellenza. L’industria è il faro economico, la fonte di ricchezza che non può essere dilapidata”. Ad ascoltarlo in prima fila la Presidente del consorzio Asi più grande dello Stivale Raffaela Pignetti, il capo della rivolta degli allevatori della filiera bufalina Gianni Fabbris, il Segretario della ugl Igiene Ambientale Roberto Favoccia, il Segretario confederale Fiovo Bitti, tutti i presidenti dei comitati della provincia ed un discreto numero di amministratori locali. “Qui portiamo avanti il modello meritocratico dei sindacalisti lavoratori e laureati, siamo soggetto politico”. Sontuoso l’intervento dell’Onorevole Marco Cerreto, il quale, ribadendo la sua ventennale amicizia con l’Ugl, ha chiesto al segretario casertano di sostenere in sinergia un piano identitario di sviluppo necessario a rendere la provincia assolutamente appetibile e competitiva nel mondo del lavoro. Cerreto, si è lungamente espresso sulla necessità di investire sulle vocazioni industriali del territorio incentivandole e sostenendole.

“Bisogna riconvertire l’industria, la filiera della componentistica, spesso nelle mani di fondi d’investimento, può essere decentrata con facilità; essa lascia vuoti occupazionali e povertà. Il sindacato deve accompagnare il cambiamento e conto sulla Ugl e su Ferdinando per questa collaborazione”. Preparato e con forti cenni storiografici l’intervento di Ornella Petillo, la quale col suo “orizzonte di senso” ha argomentato la centralità della cultura, che ci pone davanti ad una strada lunga e piena di impegno, ma senza la quale non si accende la visione. Nel solco della storia sindacale anche l’intervento di Ada Fichera, che ha raccontato l’epopea dei sindacalisti rivoluzionari dei secoli scorsi arricchendola con racconti su San Leucio e sul suo percorso di responsabile editoriale.

A chiudere il Segretario Capone: “Creare le condizioni per migliorare la sorte dei lavoratori ed ascoltare la base, ecco la bussola di qualunque sindacalista. Sono un conservatore e dunque tengo questi valori nell’organizzazione che guido e che mi candido ancora a guidare. La Ugl è un sindacato unico al mondo, che rivendica un passato importante, gli epici sindacalisti rivoluzionari nacquero all’alba della prima guerra mondiale e persino durante la dittatura provarono ad alimentare il confronto. Il reddito di cittadinanza è stato strumento di welfare durante gli anni del covid, ma adesso deve trasformarsi in un sostegno per le persone fragili lasciando agli arruolabili la possibilità di trovare un’occupazione. Urge una riforma dei centri dell’impiego, abbiamo proposto al Ministro Calderone una proposta organica che si prefigge di creare una banca dati utile ad una miriade di soggetti. Dobbiamo “ha concluso” ricostruire le speranze di lavoratori e dei pensionati riconquistando il paese”. Serata chiusa con la consegna della maglia celebrativa #weareuglcaserta al Segretario Generale Capone presso la sede di Piazza Ruggiero.

 

Gestione cookie