Caserta. Il Cinema San Marco, per molti anni unica sala cinematografica della città capoluogo è stato chiuso molti anni fa, riconvertito poi a sala convegni e auditorium e definitivamente raso al suolo lo scorso anno per fare posto ad un locale commerciale.
Il Duel Village, inaugurato nel 2000 è stato il primo multisala della Campania, nel tempo ha ospitato numerosi artisti e portato in scena opere di caratura internazionale oltre alla ricca rassegna cinematografica anche in 3D. Per anni è stato il punto di ritrovo per concittadini ed abitanti dei Comuni limitrofi- grandi e piccini.
Nell’agosto del 2022 i locali del multisala Duel sono stati interessati dall’ennesimo atto vandalico che è sfociato poi in un incendio doloso che ha prodotto la cessazione definitiva dell’attività. Da allora alcuna opera di riqualificazione della zona è stata compiuta né alcuna iniziativa volta alla riapertura di una nuova sala cinematografica è stata proposta.
La storica sala cinematografica BIG ha anch’essa cessato ogni attività e quindi i concittadini, in grado di spostarsi, sono obbligati a dirigersi verso il Cinepolis del Centro Commerciale Campania, mentre quelli meno fortunati sono costretti a rinunciare ai propri momenti di svago.
“La riapertura di un Cinema in città – dichiara Del Rosso unitamente ai gruppi consiliari Zinzi per Caserta e Prima Caserta – potrebbe giovare positivamente alla ripresa dell’economia locale considerato altresì che è compito dell’Amministrazione favorire la promozione culturale della nostra città ed ampliare l’offerta dei servizi.
Ciò premesso e tenuto conto delle numerose lamentele pervenute, chiediamo al Consiglio Comunale, al Sindaco e alla Giunta per quanto di competenza, di porre in essere ogni atto amministrativo utile a favorire la realizzazione, da parte di privati, di cinema, anche di piccole dimensioni, magari attraverso un’ importante esenzione fiscale e tributaria o aiuti a chi già possiede strutture obsolete”.
I consiglieri comunali Maurizio Del Rosso, Gianpiero Zinzi, Alessio Dello Stritto, Fabio Schiavo e Donato Aspromonte