Casal di Principe. Cresce l’attesa per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Casal di Principe il prossimo 21 marzo per ricordare la figura di don Peppe Diana, sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi nel giorno del suo onomastico mentre era nella sacrestia della sua parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe e si apprestava a dire messa. A dare l’annuncio ufficiale è stato il sindaco di Casal di Principe Renato Natale che ritiene la visita un’importante occasione per la città. “Con la sua presenza – ha scritto sulla sua pagina Facebook – il Presidente vuole rendere omaggio alla figura del nostro sacerdote, ma è anche un riconoscimento al lungo percorso di riscatto della nostra Comunità, cominciato proprio con il sacrificio di don Peppe. Ringrazio Mattarella per questa sua decisione, lo aspettiamo con ansia, pronti a riceverlo nei modi migliori”.
Ringraziamenti giungono anche dal fratello di don Peppe Emilio Diana che afferma: “L’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Casal di Principe è un grande regalo per noi familiari di don Peppe e per la città, che è tanto cambiata e migliorata da quel tragico 19 marzo di 29 anni fa. Tanti ministri sono venuti qui”. Da persona semplice ma piena di passione e orgoglio, il fratello di don Peppe non usa parole ad effetto, ma esprime un pensiero condiviso da tanti concittadini che si sono sempre sentiti “casalesi”, ma con la “c” minuscola, perché la maiuscola indica purtroppo il noto clan che per decenni ha controllato territorio dal punto di vista militare, economico e politico.
“Al Presidente – afferma Emilio Diana – diremo che siamo fieri di essere rimasti a Casal di Principe, perché non eravamo noi, i cittadini onesti, a dovercene andare, ma i camorristi, che se ne sono andati anche se solo dopo essere stati “cacciati” dalle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine. E in tutto questo il delitto di mio fratello ha cambiato le cose per il clan, portando alla reazione dello Stato e lentamente alla sconfitta”.
Il territorio è cambiato anche grazie ad amministratori pubblici “non scelti” dal clan dei Casalesi, ma liberamente dai cittadini, come Renato Natale – al suo secondo mandato che scade nel 2024 – reale icona antimafia che, dopo la telefonata dal Quirinale e con il cuore in subbuglio per l’emozione, ha contattato immediatamente i fratelli di don Peppe, Emilio e Marisa, che probabilmente lo incontreranno di persona. “Renato Natale – sottolinea Emilio Diana – ha fatto tanto per cambiare le cose in questa città cercando di agire sulla mentalità. E ci sta riuscendo. A Mattarella diremo poi che qui ci vogliono concrete opportunità lavorative per i ragazzi che restano sul territorio”.
Emilio Diana ha un pensiero anche per Castel Volturno, comune del litorale casertano poco distante da Casale, dove insegna alle medie: “Se ne avrò la possibilità chiederò al Capo dello Stato di venire in visita anche a Castel Volturno, un territorio di frontiera ancora più problematico di Casal di Principe, tra servizi e controlli che non ci sono, tanti immigrati e tante persone che vivono ai margini”.
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