Caserta. Sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione del “Centro di valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e turistiche della provincia di Caserta” che avrà sede al piano terra di Palazzo Visocchi, nel capoluogo.
Il progetto, per un importo complessivo di due milioni e 428 mila euro, a valere sulle risorse finanziate dal MISE nell’ambito del Patto Territoriale della Provincia di Caserta, si aggiunge a quello di “Ristrutturazione funzionale ed impiantistica” della storica sede della Provincia di Caserta, in corso Trieste, i cui lavori sono stati aggiudicati nei mesi scorsi per un importo complessivo di circa un milione e 400 mila euro. L’iter amministrativo, per entrambi i progetti, è stato coordinato dalla struttura tecnica diretta dal dirigente Gerardo Palmieri.
La scelta della sede di corso Trieste per il Centro di valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e turistiche della provincia di Caserta è stata motivata oltre che per il prestigio dell’immobile dal punto di vista storico, anche per la sua posizione nel centro cittadino, a pochi passi dalla Reggia.
L’obiettivo è creare un presidio enogastronomico ed agroalimentare per la promozione delle produzioni tipiche di Terra di Lavoro al servizio della comunità provinciale e dei turisti in visita al capoluogo.
“Il nostro Salone del Gusto – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca – si troverà sull’asse diretto di comunicazione tra il Palazzo Reale e il futuro parco del Macrico, sul quale la Diocesi di Caserta sta avviando un bellissimo progetto di recupero. E noi stiamo già programmando il futuro di questa direttrice, a partire dal trasferimento dei nostri uffici di rappresentanza nella sede storica di Palazzo Visocchi. Al piano terra della sede della Provincia – ha aggiunto – saranno esposte e promosse le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio e poco più avanti, al Palazzo Fimiani di piazza Margherita, oggi piazza Dante, stiamo progettando un’altra vetrina dei prodotti di Terra di Lavoro. I turisti saranno accompagnati così in un percorso tra la storia e le eccellenze casertane: penso alla mozzarella, alla pizza, alle mele annurche, ma anche alla seta di San Leucio e ad altre produzioni uniche del Casertano”.