Santa Maria Capua Vetere. Sabato prossimo 13 maggio alle ore 10, presso l’Aula di Corte d’Assise del Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere si terrà il modulo conclusivo del laboratorio “Gentilezza Virale” – Da Eglantyne Jebb al Processo al bullo, promosso nell’ambito del progetto “Greenway Generation” realizzato grazie al cofinanziamento di UPI (Unione Province d’Italia), dalla Provincia di Caserta in partenariato con “Solidarietà Cervinese ODV”, ADGI (Associazione Donne Giuriste Italia) sez. Caserta, Liceo Statale “S. Pizzi” di Capua, Liceo Statale “Luigi Garofano” di Capua, la Pignataro Patrimonio Srl, unitamente ai Comuni di San Nicola la Strada, Cervino e Rocca D’’Evandro quali associati.
Per l’ultimo incontro dell’attività laboratoriale, il Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere apre dunque le porte al progetto. La presidente del Tribunale, dott.ssa Maria Gabriella Casella, ha mostrato una grande sensibilità alle tematiche relative all’educazione alla legalità delle giovani generazioni, accogliendo immediatamente la richiesta che il “Processo al bullo”, in forma simulata, avesse luogo proprio presso il Tribunale Penale, nell’Aula di Corte d’Assise, nella sua veste istituzionale di presidio di legalità.
Il progetto Greenway Generation intende promuovere lo sviluppo di una nuova socialità, fondata sui principi dell’inclusione, del rispetto, della solidarietà, che si esplichi nei luoghi in cui essa oggi si realizza e quindi non solo nelle piazze fisiche, ma anche nelle “piazze virtuali”.
“Gentilezza Virale” – Da Eglantyne Jebb al Processo al bullo, gestito dal partner ADGI sezione Caserta, si è strutturato in un percorso laboratoriale incentrato sull’Educazione alla legalità e alla gentilezza come comportamento di attenzione, ascolto e cura del prossimo per strutturare una società “civile”. Partendo da questa formazione di base l’ADGI Caserta ha potuto sviluppare il “Processo al bullo” che viene inteso come il punto di arrivo della normativa attualmente in vigore in Italia che trova la sua fonte nella Convenzione di New York sui diritti del fanciullo. Un excursus storico-giuridico basato sui valori dell’uguaglianza, della tolleranza, dell’inclusione e della solidarietà che non possono essere realizzati se non si interiorizza il valore della responsabilità delle conseguenze delle azioni compiute o che si sono potute realizzare per un atteggiamento omissivo o negligente. Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è una piaga sociale che altera i rapporti di forza tra i pari. Solo con la promozione ad un uso consapevole e rispettoso dei social media e la conoscenza delle conseguenze civili e penali che possono conseguire da una violazione delle norme in materia potranno porre un argine e contribuire alla formazione di una cittadinanza “nuova”.
Sono stati coinvolti gli alunni del Liceo Statale “S. Pizzi” di Capua che, grazie alla sensibilità e professionalità del dirigente Prof. Enrico Carafa e della Prof.ssa Giovanna Ricciardelli, hanno potuto essere protagonisti di questo “lavoro” esperienziale che li rendesse consapevoli di essere coloro che in società possono fare la differenza.
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