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Attualità

Allevatori: al Consiglio Regionale della Campania va in scena il punto più basso della sua storia

Mondragone. Mentre Gianni Fabbris è in viaggio per Roma per tenere una serie di incontri utili a facilitare la messa in campo di soluzioni credibili al fallimentare Piano messo in atto dalla Regione Campania in preparazione della Riunione del 18 maggio convocata dal Sottosegretario Manzato presso il Ministero della Salute, nel Consiglio Regionale della Campania va in scena il punto più basso della sua storia (e probabilmente di tutti i Consigli Regionali di Italia).

La Quinta e Ottava Commissione, se pur con sei mesi di ritardo rispetto l’annuncio di novembre, avevano convocato una audizione dei soggetti istituzionali che hanno avuto e hanno responsabilità nella gestione del Piano per acquisire gli elementi utili a “proporre le modifiche al Piano” come la risoluzione unitaria di Novembre scorso aveva deciso di fare.

Alla audizione (pubblica come tutte le audizioni del Consiglio Regionale), avvenuta nella Sala del Consiglio alla presenza di una ventina di persone, il Generale Luigi Cortellessa voluto dal Presidente De Luca nel ruolo di “attuatore del Piano”, ha messo in scena una farsa offensiva del Consiglio regionale. Dopo aver iniziato il suo intervento ha risposto al telefono in diretta ad un numero che lo chiamava insistentemente e, chiusa la telefonata, annunciava che abbandonava l’audizione perchè aveva appreso che in aula, fra il pubblico, vi erano tre allevatori che ascoltavano.

Fabbris, appreso quanto accaduto commenta: “Provo vergogna da cittadino per quanto sta accadendo in Regione Campania. Abbiamo capito che la Giunta Regionale si rifiuta di discutere con gli allevatori democraticamente organizzati e con chiunque critichi il Piano e che ha scelto da tempo di parlare solo con chi preventivamente si dichiara supinamente d’accordo ma non avremmo mai immaginato uno sfregio alla democrazia ed al valore delle istituzioni come quello che è andato in scena oggi. Il Generale Cortellessa e la struttura tecnica avevano oggi la straordinaria occasione di smentirci spiegando ai Consiglieri regionali cosa stanno facendo mostrando, finalmente, le carte che testimoniano il contrario di quanto noi e tanti altri andiamo dicendo da tempo. Cosi non è stato, ancora una volta e, ancora una volta, la scusa sono stati quei cattivi degli allevatori che (pensate un pò) hanno la sfrontatezza di sedersi per ascoltare in una riunione pubblica. Siamo alla farsa ed è chiaro che il problema non sono gli allevatori (come tutti in Italia hanno ormai capito) ma sta in una Giunta Regionale che si ostina a non fare quello che sarà inevitabile si debba fare: cambiare il Piano e il gruppo che lo ha gestito ridiscutendo ad un tavolo di confronto serio le condizioni per condividere obiettivi e pratiche da mettere in campo. Il Parlamento ha indicato una via chiara su cosa fare. Tutti i Partiti hanno votato la risoluzione che indica come uscire dalla crisi (anche i Partiti che sostengono la maggioranza in Regione Campania). Ora il Governo Nazionale e il Parlamento hanno tutti gli elementi per intervenire ristabilendo i principi della democrazia e della trasparenza. Cosa altro si aspetta a Commissariare il Piano della Regione Campania?”

Fabbris, confermando la partecipazione delle associazioni che organizzano gli allevatori in mobilitazione all’incontro che si terrà il 18 maggio a Roma e assicurando il massimo contributo al Governo per risolvere tecnicamente e socialmente i problemi, sottolinea: “attendevamo di capire i numeri che avrebbero dovuto farci stupire e ricredere, giravano voci che saremmo stati smentiti clamorosamente mentre la struttura regionale (che evidentemente ha vestito i panni da Mandrake in questi giorni dopo aver fallito per dieci anni) aveva le carte a posto e ci sarebbe stato l’annuncio clamoroso della vittoria sulla brucellosi. La farsa andata in scena diventa tragicomica: questi annunci sono solo pura propaganda e semplici bugie che, per funzionare, hanno bisogno di avere un pubblico inconsapevole o addomesticato. Se è bastata la presenza nel pubblico di tre allevatori (senza i trattori ma solo per ascoltare) a impedire che la farsa andasse in scena, allora è tutto chiaro. Di fronte a tanta irresponsabilità sarà il Coordinamento che chiarirà con un suo documento inviato ai Parlamentari come stanno le cose, senza bisogno di mentire e di fare teatrini”

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