Caserta. Il Comune di Caserta, con una determina firmata il 17 maggio dal Dirigente del Settore Patrimonio, Luigi Vitelli, ha indetto la procedura di gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione della piscina comunale “F. Dennerlein” di Corso Giannone. L’affidamento prevede che la durata della concessione sia di nove anni e il bando verrà gestito con mezzi di comunicazione elettronici mediante la piattaforma Net4-market, raggiungibile al link: https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_comunecaserta. Le offerte potranno essere presentate entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando, vista la necessità di concludere rapidamente la procedura, al fine di rendere fruibile la struttura in tempi brevi.
La procedura arriva a seguito di una delibera della Giunta Comunale che aveva dato mandato al Dirigente del Settore Patrimonio di affidare la gestione della piscina comunale e di ripristinare la funzionalità dei luoghi, dopo la sentenza del TAR Campania del 14 febbraio scorso, con la quale era stato respinto il ricorso della società affidataria, l’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) Assonuoto Club Caserta, contro la revoca del contratto di gestione e la successiva ordinanza di sgombero predisposta dalla Polizia Municipale di Caserta. Una volta dato corso allo sgombero, gli uffici comunali hanno lavorato per indire la procedura di gara.
La situazione di criticità ha le sue origini nel 2016. Nel marzo di quell’anno, infatti, interviene un provvedimento di revoca dell’affidamento da parte di un dirigente comunale, a causa dell’inadempienza contrattuale di Assonuoto, che risulta inottemperante nei pagamenti. Nell’ottobre del 2016 il TAR Campania respinge per la prima volta il ricorso dell’Associazione sportiva, confermando la revoca. In quella fase, l’Amministrazione Comunale tenta anche a più riprese di predisporre un piano di rientro, che consenta ad Assonuoto di regolarizzare gradualmente la propria posizione debitoria. Tuttavia, ogni tentativo risulta vano, la società continua a non versare i canoni dovuti, arrivando ad accumulare un debito considerevole nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Nel frattempo, l’iter giudiziario va avanti e la giustizia amministrativa dà ragione in ogni occasione al Comune di Caserta, confermando la legittimità della revoca. L’ultimo atto avviene proprio il 14 febbraio con la sentenza del TAR Campania.
“Finalmente – ha spiegato l’Assessora al Patrimonio, Annamaria Sadutto – chiudiamo un iter complesso e risolviamo una questione molto importante per la città di Caserta. Abbiamo sciolto un nodo che si trascinava da molti anni, sanando una situazione incresciosa che tanti danni ha provocato al Comune di Caserta”.