Cervino. Il Comune di Cervino aderisce al “Patto per la lettura” e si candida a diventare “Città che legge” per il triennio 2023-2025. Al via, fino al 20 giugno, la sottoscrizione di un accordo locale per la creazione di una rete collaborativa tra i protagonisti della filiera culturale, in particolare del libro, per delineare percorsi e strategie di promozione della conoscenza.
Strumento di governance e mezzo operativo per l’attuazione del “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura”, il Patto si rivolge alle istituzioni pubbliche, ai soggetti privati e alle associazioni. Alla base delle adesioni, dovrà esserci l’idea che la lettura sia un bene comune, su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società, nonché un metodo di sviluppo sociale ed economico del territorio comunale.
I sottoscrittori, che condivideranno appieno gli obiettivi del Patto, metteranno a disposizione risorse e strumenti propri, collaborando alla sua diffusione e alla realizzazione di programmi, progetti e finalità ad esso correlati.
Dall’altra parte, il Comune, come cofirmatario del Patto, si impegnerà a monitorare e a coordinare questi processi, garantendo un’azione congiunta degli aderenti attraverso un Tavolo di coordinamento, che si riunirà almeno una volta l’anno.
Le candidature potranno essere presentate dietro compilazione del modulo di adesione, disponibile sul sito istituzionale del Comune, nella sezione Albo Pretorio, entro la scadenza indicata. A seguito della valutazione, si procederà alla sottoscrizione per un periodo di tre anni, con possibilità di rinnovo e diritto di recesso.
“Per la prima volta, il Comune di Cervino si avvale di questo documento di indirizzo programmatico per fare rete, mettendo al centro i libri e la lettura, declinati in ogni loro forma, come risorse strategiche per il benessere dei cittadini e del territorio – hanno dichiarato il sindaco Giuseppe Vinciguerra e l’assessore alla Cultura Rosalinda Razzano. – Si tratta di una straordinaria opportunità, che non va assolutamente sprecata.
Con la nostra azione e il sostegno degli attori locali, direttamente coinvolti in questo ambito, potremmo allargare la base dei lettori abituali, avvicinare soprattutto bambini e ragazzi alla lettura e creare non solo ambienti favorevoli a questa pratica, ma sviluppare anche iniziative che mettano a diretto contatto il lettore con chi scrive, vende o pubblica libri. In più, ci candidiamo alla qualifica di città che legge, che, come amministrazione e comunità, ci renderebbe particolarmente orgogliosi. L’invito è a credere nel progetto e a mostrare la massima partecipazione”