Il COASCA si mobilita per fare abbattere le barriere architettoniche nella città di Caserta

Caserta. Dal Co.As.Ca giunge l’invito a documentare con foto e messaggi tutti gli ostacoli presenti sul territorio della città di Caserta che non permettono il libero passaggio di persone con disabilità motorie. È lo stesso presidente Marcello Natale che rende noto che stanno già giungendo numerose segnalazioni al Coordinamento delle Associazioni.

Nell’ultima assemblea del 9 maggio scorso il CoAsCa ha affrontato il tema delle barriere architettoniche che, di fatto, causano disagi alle persone con disabilità o difficolta motorie perché non permette loro di muoversi liberamente in strada, di raggiungere i servizi pubblici essenziali e, in alcuni casi, di accedere alle proprie case o appartamenti. I soggetti più in difficoltà sono soprattutto gli anziani e le persone che hanno difficolta a muoversi.

Il presidente Natale ricorda in proposito la legge sulle barriere architettoniche, la 13/1989, che prevede e definisce i contributi ai quali può accedere il privato che voglia intraprendere un’opera di abbattimento delle barriere architettoniche in caso di presenza di persone con disabilità motoria e per i non vedenti. La normativa impegna in particolar modo il Comune ad occuparsi dell’abbattimento di queste barriere architettoniche negli edifici aperti al pubblico. A livello Europeo ci sono normative specifiche (EN 8140 e EN 8141) sul tipo di prodotti adatti, mentre la legge di riferimento a livello comunitario è la Direttiva macchine 42/2006.

Il Coordinamento delle Associazioni Casertane si fa dunque promotore di un programma di indagine e per questo invita i cittadini a documentare con foto tutte le criticità, da inviare all’indirizzo mail coasca@libero.it, al fine di preparare un dossier da inoltrare al Comune dove verranno segnalati tutti gli ostacoli presenti nel territorio che non permettono il libero passaggio di persone con disabilità motorie, come gradini, dislivelli, accessi difficoltosi in edifici pubblici, marciapiedi ridotti a transito di monopattini, biciclette, motocicli e persino a sosta di auto, ma anche strade invase da macchine in doppia e tripla fila.

Intanto tra le diverse segnalazioni pervenute c’è la rete metallica sporca che invade l’intero marciapiede di via Acquaviva, primo tratto; c’è il bidone del vetro posizionato da poco proprio al centro del marciapiede di Corso Trieste; c’è l’incrocio della rotonda di San Leucio, a pochi metri del liceo Artistico, privo di strisce pedonali; c’era il marciapiede in via G. M. Bosco, molto frequentato, nei pressi di alcune banche.

Il Coasca, attraverso il suo presidente Natale, chiede al Comune di Caserta di provvedere alle prime necessità, come installare la segnaletica verticale (semafori per sordi-ipovedenti e ciechi) nelle zone prive di sistemazione di barriere architettoniche; e orizzontale (strisce pedonali dedicate); o evidenziare con specifici segnali acustici (sordi- ciechi- anziani e disabili) parcheggi, uffici, negozi, ristoranti e banche.

Infine, è espressa volontà del CoAsCa chiedere all’Amministrazione comunale uno spazio dove poter svolgere attività di volontariato per avviare un giardino sensoriale (ex caserma Sacchi oppure una scuola) dove poter sperimentare un progetto di interazione, interculturale e intergenerazionale.

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