Caserta. Il nuovo questore di Caserta, Andrea Grassi, a margine del suo insediamento rispondendo a domanda dei cronisti, ha dichiarato – “Voglio servire, cercare di essere utile a tutti coloro i quali vedono nella Polizia di Stato un presidio di legalità concreto. La concretezza si raggiunge con esempi positivi. Massima attenzione per chi soffre, per i deboli e per un tema forte che è quello che ha caratterizzato il Sud, ovvero la criminalità organizzata. So bene che esiste e che ha mutato atteggiamento, modo di pensare, di essere, meno visibile forse, più fluida, ma non per questo meno invasiva“.
Sulla situazione di Castel Volturno, comune della provincia, alle prese con un grosso problema di immigrazione irregolare, ha detto – “La situazione di Castel Volturno sarà una delle prime cose che affronteremo. Non è un problema di dispiegamento di forze, c’è bisogno di una serie di interventi, non solo di forze di Polizia. Ci vuole una strategia che sia un insieme sinergico di idee e saperi. Concretamente penso che si possa fare molto sul medio e lungo termine con interventi di qualità, non di quantità“.
Ha poi risposto sul disagio giovanile, problematica alle cronache anche relative al capoluogo di Terra di Lavoro, e non solo – “Il disagio giovanile va intercettato, capito, e per fare questo dobbiamo porre in essere un gioco di squadra con enti locali, associazioni, scuole. – ha detto il nuovo Questore di Caserta – Non vedo l’ora che riprendano le lezioni per avere un’interlocuzione con gli studenti. La consulta studentesca, infatti, sarà uno dei primi appuntamenti di settembre. I ragazzi devono vedere nella Polizia non l’aspetto sanzionatorio, ma di prossimità concreta. La Polizia deve saper intercettare il disagio, e se non lo fa rischia di fare o un’effimera prevenzione o una fastidiosa repressione che viene percepita in maniera distorta, non dobbiamo mostrare i muscoli ma il cervello“.