Da beni confiscati a opportunità per il territorio

Castel Volturno. Con la visita del ministro Piantedosi è tornato alla ribalta il tema dei beni confiscati alla camorra. Come è stato sottolineato da Ammaliato su Il Mattino, nella città Domiziana vi è la più altra concentrazione di beni (immobili e terreni), che sono centinaia, in uno stato di completo abbandono. In particolare l’attenzione si è focalizzata su una villa ubicata a Baia Verde, che da oltre un anno e mezzo è stata ristrutturata con oltre un milione e mezzo di euro.

Finora sembrava che vi fosse l’interesse dell’Istituto Alberghiero per realizzare una cucina multietnica. Un progetto molto interessante in una zona di forte immigrazione. Invece la realtà è molto diversa, in quanto di questo progetto non ci sono tracce. Il comune, titolare del bene confiscato, non ha ancora una idea o proposta per l’affidamento e la gestione del bene. In questo modo siamo alle solite: quella che poteva essere una opportunità per un contesto difficile, rimane un’opera incompiuta.

Dopo l’intervento dello stato che ha ripristinato un bene, sarebbe utile ed opportuno che l’ente locale definisse un percorso per la sua gestione attraverso un bando o affidamento, con il coinvolgimento di imprese del settore della ristorazione, di enti pubblici ed associazioni del terzo settore. Su questo si può aprire un tavolo di confronto e di co-progettazione con le istituzioni.

Dopo la visita del ministro, come Piazze del Sapere chiediamo al sindaco di organizzare un incontro nel bene confiscato per esaminare e definire idee, proposte e progetti utili per la sua gestione.

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