San Prisco. L’Amministrazione Comunale di San Prisco guidata dal dott. D’Angelo è veramente soddisfatta del grande traguardo raggiunto.
L’Assessore alla Protezione Civile dott. Luigi Abbate, in sinergia con il Corpo di Polizia Locale e con il Coordinatore della Protezione Civile dott. Luigi Sticco, ha seguito tutto l’iter per la realizzazione del Piano di emergenza comunale.
In base alla normativa vigente, che regolamenta le situazioni di emergenza a livello locale ed alle disposizioni operative dettate dal nuovo Testo Unico della Protezione Civile denominato: “Codice della Protezione Civile” e dal relativo decreto di attuazione, si è proceduto alla progettazione ed all’organizzazione delle attività connesse al Piano di emergenza comunale.
Sono state individuate, infatti, varie zone sul territorio del comune di San Prisco suddivise in Aree, sulle stesse è stata installata segnaletica idonea a renderle riconoscibili.
Tali aree altro non sono che spazi e strutture per ospitare la popolazione, eventualmente colpita da calamità naturali e si suddividono in:
- Aree di Attesa Temporanea Sicura, cioè quei luoghi dove le persone devono recarsi nei primi istanti successivi ad un evento calamitoso.
- Aree di Ricovero, quei luoghi e spazi in grado di accogliere strutture ricettive per garantire assistenza e ricovero a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione per un periodo di tempo che può essere superiore alle 24 ore e durare fino a qualche mese.
- Aree di Ammassamento, quali centri di raccolta di uomini e mezzi necessari alle operazioni di soccorso.
Oggi, grazie alla sinergia fra le istituzioni locali e Regionali, i cittadini di San Prisco hanno un Piano di Emergenza Comunale che fino ad ora non esisteva, un risultato importantissimo per l’intera comunità in caso di calamità naturali.