Caserta. All’indomani del convegno internazionale dal titolo “Luigi Vanvitelli, il maestro e la sua eredità” organizzato ad Ancona dalla Direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, che ha portato alla Mole Vanvitelliana, per tre giorni, studiosi di tutto il mondo nell’ambito delle celebrazioni per il 250esimo anniversario della nascita del grande architetto del Settecento, segnaliamo la dura presa di posizione del Co.as.Ca, il Coordinamento della Associazioni Casertane, di cui è presidente Marcello Natale. Soprattutto dopo la dichiarazione del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi intervenuto all’incontro via streaming di «Ancona …Capitale della cultura italiana».
Il centenario della morte di Luigi Vanvitelli sta diventando l’occasione nel resto d’Italia di eventi ed iniziative di livello internazionale. Ma …Caserta resta a guardare. Gli eventi casertani sono pochi e anche di una modesta rilevanza. Tant’è che troviamo accomunati gli eventi delle Proloco insieme alle iniziative dell’Università, della Direzione della Reggia, della Soprintendenza e degli enti locali, che comunque hanno il limite del provincialismo.
A tal proposito si veda il contributo della Sovrintendenza che ristampa ancora una volta la vita di Luigi Vanvitelli scritta dal nipote. Avremmo sperato che l’occasione del centenario della morte del grande architetto Luigi Vanvitelli fosse per Caserta “un evento internazionale”, un momento di riflessione e di studi che potesse richiamare insigni studiosi del Settecento che mettessero in luce la figura dell’artista e il suo periodo storico e tutte le Arti che fecero del Settecento napoletano il periodo d’oro del Regno.
I contributi e le nuove idee potevano essere un ottimo aiuto anche nel campo della botanica, visto che la Direzione ha in programma l’eliminazione dissennata dei secolari lecci del lungo viale del parco.