San Tammaro. Parte venerdì prossimo la «Summer School Ucsi» della Scuola di Giornalismo Investigativo nazionale di Casal di Principe nella Reggia di Carditello e proseguirà fino a domenica mattina primo ottobre. Il tema è “Le rivoluzioni che non ti aspetti” in occasione dei 25 anni di Agrorinasce che dal 1998 si occupa di rivalorizzare i beni confiscati alla camorra e diffondere la cultura della legalità in uno dei territori un tempo più difficili d’Italia. Un’occasione per esaminare il percorso e i risultati conseguiti, rispetto al contesto nazionale; oltre a uno sguardo verso il futuro.
L’obiettivo sarà ricordare che, oltre alle strade macchiate di sangue e ai romanzi criminali, c’è la cronaca del bene e del riscatto, come ha direttamente dimostrato la visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella, lo scorso 21 settembre, a Casal di Principe. Una tradizione della Summer School Ucsi è la consegna del Premio di Giornalismo Investigativo, che nel 2022 è stato assegnato a Toni Mira, inviato di Avvenire; e, alla memoria, a Silvestro Montanaro, inviato e documentarista d’inchiesta della Rai.
Il vincitore 2023 è il giornalista rai Fabrizio Feo che vince la Targa Summer School Ucsi dedicata a Giancarlo Siani per il giornalismo investigativo in Italia. Sono previste dieci borse di studio per l’ospitalità, riservate a giovani giornalisti, precari o disoccupati. Per ottenerle bisogna inviare una richiesta motivata all’indirizzo della Scuola.
Anche per iscriversi è sufficiente inoltrare la richiesta e il curriculum all’indirizzo e-mail della Summer School: summerschoolucsi@gmail.com. La scuola, come nello spirito dell’Ucsi, è gratuita, nonostante il grosso impegno necessario per realizzarla. La Summer è anche accreditata per la formazione giornalistica sulla piattaforma dell’Ordine per ognuno dei suoi seminari.
La Scuola di giornalismo investigativo è promossa da Ucsi Caserta (d’intesa con Ucsi Campania e Ucsi Nazionale) e Agrorinasce e la partnership dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e nazionale. La scuola è patrocinata dalla Federazione nazionale della stampa e dal sindacato unitario giornalisti campani, insieme con i dipartimenti di Scienze Politiche delle Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza, la Fisc, la Federazione dei settimanali cattolici e la Diocesi di Aversa.
“I primi venticinque anni di Agrorinasce, l’agenzia per la legalità insediata nel Casertano dal Viminale nel 1998, sono il momento giusto – spiega Luigi Ferraiuolo, Direttore della Scuola nazionale di Giornalismo Investigativo – per raccontare cosa è cambiato o meno nella lotta alle mafie, nel recupero dei beni confiscati e nel rapporto con i media e l’informazione”. “Una rivoluzione che non ti aspetti in terre di mafie – spiega Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, che promuove la Scuola con l’Ucsi – nel corso di questa edizione vogliamo ricordare che la scuola rappresenta anche il cuore della missione formativa di Agrorinasce”.