Caserta. La Giunta, su proposta dell’Assessore al Patrimonio e ai Beni Comuni, Annamaria Sadutto, ha stipulato due patti di collaborazione che prevedono la valorizzazione di due importanti spazi di proprietà comunale. Il primo accordo è stato siglato con l’Associazione “Noi voci di donne”, e riguarda la salvaguardia e la promozione dell’ex delegazione (ora “Biblioteca Tifatina”), di Casola, in via Corradello d’Aquino. L’Associazione si impegna a svolgere, in maniera completamente gratuita, attività di formazione e informazione su numerose problematiche di carattere sociale. Si toccheranno temi importanti quali, ad esempio, la violenza sulle donne e il reinserimento degli ex detenuti. Ci sarà spazio, poi, per laboratori per minori, che comprendono lettura, scrittura e teatro, e sarà fornito sostegno scolastico. L’Associazione si impegna ad effettuare la manutenzione e la gestione ordinaria dei locali in gestione condivisa, la pulizia ordinaria dei locali, azioni di rigenerazione urbana.
Il secondo Patto di collaborazione è stato siglato tra il Comune e la Parrocchia di San Pietro in Cattedra e prevede la gestione condivisa della Villetta “Salvo D’Acquisto” di via Buozzi, nel Rione Tescione. All’interno della Villetta, la parrocchia effettuerà incontri all’aperto di gruppi parrocchiali o associazioni, celebrazioni di messe o momenti di preghiera, incontri a tema con gruppi di bambini, scambi di libri, giornate informative su tematiche relative ai nuovi stili di vita, incontri tra generazioni, scambi culturali, esibizioni musicali e mostre di opere. Al tempo stesso, c’è l’impegno ad occuparsi della pulizia dei vialetti e delle aiuole, dell’inserimento di piante nelle fioriere, dell’etichettatura di alberi e arbusti presenti indicandone il nome, del risanamento delle panchine, della creazione di un angolo per bambini, della manutenzione ordinaria della villetta.
“Con questi due Patti di collaborazione – ha spiegato l’Assessore al Patrimonio e ai Beni Comuni, Annamaria Sadutto – compiamo un passo importante per la gestione condivisa di due beni importanti della nostra città. Applichiamo il principio della sussidiarietà orizzontale, in ossequio all’articolo 118 della Costituzione. Siamo convinti che questo sia un modello gestionale che consente, da una parte, di valorizzare alcuni immobili di proprietà comunale, e, dall’altra, lo svolgimento di attività di grande valore sotto il profilo sociale e culturale, con la partecipazione attiva dei cittadini. Per tali motivi, proseguiremo lungo questa strada, estendendo lo schema anche ad altri asset che sono nella disponibilità del Comune”.