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Riforma del Testo Unico sull’edilizia, il 24 al Belvedere di San Leucio la III^ tappa della road map nazionale

Caserta. Sarà la città di Caserta, e la splendida e storica cornice del Belvedere di San Leucio, ad accogliere venerdì 24 novembre, la terza e penultima tappa della road map sulla riforma del testo unico sull’edilizia avviata, nei mesi scorsi e su scala nazionale, dalla Rete nazionale delle Professioni Tecniche.

L’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Caserta, guidato da Raffaele Cecoro, in sinergia con l’Ordine degli Ingegneri ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Caserta, ha ottenuto che la scelta ricadesse sul capoluogo di Terra di Lavoro per uno dei quattro appuntamenti nazionali dedicati alla riforma del testo unico sull’edilizia, così da favorire un ampio confronto ed una discussione aperta tra tecnici, professionisti ed operatori del mondo delle professioni tecniche.

Con grande orgoglio, siamo riusciti a portare a Caserta un evento di primaria importanza per i professionisti del settore tecnico, e con il supporto dell’arch. Fabrizio Pistolesi, mio caro amico, siamo riusciti ad organizzare un evento di elevato spessore sia per i contenuti che per i relatori di assoluta eccezione”, dichiara Cecoro, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC casertani.

Il focus di venerdì sarà aperto dai saluti istituzionali dei presidenti degli ordini degli architetti, Cecoro, degli ingegneri, Carlo Raucci, e dei geometri e dei geometri laureati, Aniello Della Valle, e dell’assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo; seguiti dagli interventi dei presidenti del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa, e della I sezione del Consiglio Superiore LL.PP., Walter Lupi, che sta coordinando la commissione relatrice per la revisione del Dpr 380/2011; del coordinatore della Rete nazionale delle Professioni Tecniche, Armando Zambrano, e della esperta di Semplificazione Astrid, Silvia Paparo.

Diverse le sessioni di lavoro che si susseguiranno nella seconda parte della mattinata, con relazioni curate dai componenti della commissione redattrice e relatrice per la revisione del Dpr 380/2011 istituita presso il Consiglio Superiore LL.PP., sugli argomenti che riguarderanno le varie proposte di riforma del TU in materia di disciplina delle attività edilizia, che sarà tenuta da Pistolesi; in tema di resistenza e stabilità delle costruzioni, a cura di Giovanni Cardinale; e riguardo alla sostenibilità delle costruzioni, ad opera di Andrea Giordano e di Davide Ponte, rispettivamente vice capo di gabinetto e consigliere giuridico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Infine, è prevista una tavola rotonda cui parteciperanno Walter Lupi, presidente della I sezione del Consiglio Superiore LL.PP. e coordinatore della commissione redattrice e relatrice per la revisione del Dpr 380/2011; Irene Sassetti, tesoriere CNI; Anna Buzzacchi, consigliere CNAPPC; Tiziana Petrillo, consigliere CNI; Cristiano Guernieri, delegato gruppo di lavoro OAPPC; Ezio Piantedosi, vice presidente CNGeGL, e Francesco Violo, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi.

Il testo unico sull’Edilizia vigente è un documento che ha oltre venti anni, un riferimento a mio parere ormai vetusto, un documento la cui ratio è legata a concetti dell’urbanistica e dell’edilizia ormai passati. Abbiamo bisogno di un nuovo approccio alla materia, nuovi ragionamenti, nuove discussioni, nuove idee, di una più stretta interrelazione tra le questioni della programmazione, pianificazione, progettazione ed approccio ambientale, dall’ormai condivisa opinione della necessità di riduzione del consumo di suolo e di una conseguente promozione del riuso e della rigenerazione urbana, dall’esigenza di conseguire una maggiore qualità di edifici, città e territori.

In questo senso pare ormai improcrastinabile una revisione complessiva dell’attuale TUE che, dopo essere stato interessato in questi anni da numerose modifiche, richiede una riorganizzazione della materia, chiara e diretta a raggiungere i nuovi obiettivi di trasformazione dell’edificato e dell’edificabile attraverso progetti e realizzazioni qualitative, funzionali e sostenibili.

È evidente che tali obiettivi fondamentali richiedono un rinnovato e adeguato aggiornamento di tutta la normativa urbanistica ed edilizia, connessa a quella ambientale e paesaggistica (quindi anche della datata Legge Urbanistica n.1150 del 1942, del resistente Decreto Interministeriale n.1444 del 1968, nonché dell’articolato Decreto Legislativo n.42 del 2004 e delle sue varie modifiche e integrazioni), e che, quindi, la proposta di un nuovo Testo Unico delle costruzioni non sia altro che un primo passo per una moderna codificazione, atta a rinnovare, collegare e tenere insieme le disposizioni urbanistiche ed edilizie con quelle ambientali e paesaggistiche, che spesso, ancora oggi, confliggono tra loro in modo eclatante, e i cui risultati sono sotto i nostri occhi”, conclude Cecoro.

Redazione

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