Lusciano. È stato un grande successo di pubblico il convegno organizzato dall’amministrazione Mariniello, assessorato alla cultura e pari opportunità. Un parterre eccezionale che ha visto presenze illustri come la dott.ssa Maria Gabriella Casella, presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che non si è limitata ai soli saluti ma ha relazionato magistralmente sul tema della violenza di genere. Sono seguiti poi gli altri interventi davvero interessanti che hanno sviscerato tante sfaccettature del tema, come quelli delle prof.sse Filomena D’Alto e Sandra Salerni, della comandante VV.UU., Nunzia Della Gatta, di Loredana Avagliano con la testimonianza di una donna iraniana, di Pina Farina del centro antiviolenza “Noi voci di donne” e di Fiorella Ferrante del telefono rosa. Ha moderato ottimamente l’Avv. Fernanda D’Ambrogio.
Incisivi e risolutivi gli interventi dell’assessore Rosalia Santoro e del sindaco Giuseppe Mariniello che hanno ribadito l’importanza di svegliarsi e di usare tutti i mezzi per tutelare le donne. “Partiamo da noi” è la sintesi di questo convegno che ha sottolineato in tutte le prospettive il netto NO alla violenza sulle donne che l’amministrazione Mariniello ha voluto dare come messaggio.
Successo e pienone anche per la mostra di ceramiche con oggetti simbolo con le scarpette e gli hijab in ceramica, in vendita e il cui devoluto va in beneficenza.
Anche l’intero costo della manifestazione è stato a costo zero per il Comune in quanto è stato offerto da uno sponsor che ha preferito l’anonimato.
Raffinatezza ed eleganza hanno contraddistinto l’allestimento fiori e luci e gli intermezzi musicali a cura della violinista Fabiana SIRIGU e toccante il passo a due finale sulle note di “Gli uomini non cambiano” di Mia Martina, con coreografia è preparazione a cura di Fata Musto, Professione Danza”.
Unica nota stonata la mancanza dei consiglieri di minoranza che lamentavano i presunti mancati inviti agli eventi ed a questo poi non hanno partecipato, pur avendo ricevuto tanto di invito istituzionale via Pec. La cosa sconvolgente è che Il tema contro la Violenza sulle donne non dovrebbe avere colori politici, partitici o di altra tipologia e non necessiterebbe di inviti, visto che ci si dovrebbe sentire coinvolti universalmente. Ci si aspettava, dunque, l’opposizione in prima linea, tra l’altro perché capeggiata da una donna e considerato anche lo scopo benefico dell’evento.
È evidente quindi che si ama fare solo polemiche e proclami pubblici senza fondamento, ma non agire contro temi seri. Sta di fatto che hanno segnato due autogol in due giorni: il diniego all’invito per la condivisione del programma natalizio, tagliandosi di fatto fuori dagli eventi, e la non partecipazione al convegno contro la violenza sulle donne.
E questo fa capire quanto siano sterili e prive di contenuti le polemiche di questa opposizione assolutamente non propositiva, invece, su temi importanti e seri.
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