Cellole. Nella Città del mare si è svolta la 2a tappa della Fiaccola della Pace. La cittadina litoranea trasformata in una piccola Assisi. Questa l’aria che si respirata per la durata della manifestazione. L’evento è stato organizzato dall’Istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’, presieduto dalla dirigente Gabriella Rubino, secondo le linee del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il patrocinio del Comune di Cellole diretto dal Sindaco Guido Di Leone, dall’ assessorato all’Istruzione retto da Martina Izzo, ed in collaborazione con il Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio Caserta-Campania che fa capo alla pacifista Agnese Ginocchio.
Al corteo, hanno preso parte tutti gli studenti delle scuole di Cellole, con i dirigenti scolastici Gabriella Rubino, Maria Antonietta Pellegrino, suor Vela, Paolo Mesolella dell’Istituto Alberghiero di Teano, il Comitato Genitori, la polizia municipale, i carabinieri della Forestale, la Polizia di Stato e la Protezione civile. La scuola Santa Lucia ha avuto un ruolo attivo nel corso degli anni, nella storia di Cellole attraverso la refezione scolastica.
La manifestazione è partita dalla scuola media ‘Fermi’ per giungere al plesso ‘Serao’. Qui alla presenza del sindaco Guido Di Leone, dell’assessore Izzo, della dirigente Rubino, del Parroco don Lorenzo Langella, del Preside dell’Istituto Alberghiero Paolo Mesolella, del comandante dei Carabinieri Forestali Claudio Mastrantuono, della Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, del Comitato genitori di Cellole e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Antonietta Rucco del Comune di Falciano del Massico, nominata “Amministratrice di Pace” dal Movimento per la Pace, si è tenuta la cerimonia di consegna della Fiaccola della Pace da parte della Presidente del Movimento a Francesca Sparagna alunna della 3 C della secondaria di 1° grado rappresentante della scuola. Ruolo attivo del comitato genitori Enrico Fermi formato da Geraldina Mastrantuono Elena Popolillo, Carola Toscano, Milena Trapanese, Angela Orefice , Isabella Colella, Catia De Martino, Laura Lombari, e Mafalda Tumolo.
Presenti inoltre anche la Presidente e la vice Presidente de “Il silenzio uccide”, Giovanna Licenziato ed Emilia Lucci, associazione contro la violenza di genere.
Il corteo ha attraversato le strade principali per raggiungere il plesso ‘Rodari’ dove è stata celebrata la messa a dimora con benedizione del parroco don Lorenzo Langella, del secondo albero della Pace dedicato a tutti i caduti e alle vittime delle guerre e stragi tra la Russia, l’Ucraina, Israele e Palestina. E’ stata rinnovata la sigla del ‘Patto di impegno per la Pace’ tra il dirigente scolastico ed il Movimento per la Pace attraverso cui si riconferma ancora una volta ‘Scuola di Pace del III Millennio’. Al termine è stata proclamata e sottoscritta la dichiarazione per la Pace, per il Cessate il fuoco ed il disarmo di “Europe for Peace” , da inviare al governo da parte di tutte le istituzioni e rappresentanti degli alunni.
Striscioni, slogan, cartelloni. In ogni forma possibile bambini e ragazzi di Cellole hanno manifestato per i diritti dei bambini, per dire stop alle guerre, per mettere fine al drammatico fenomeno del femminicidi, attraverso riflessioni canti e performance trasformando la manifestazione in un tripudio di festa e di colori. Tutto sviluppatosi nella piazzetta adiacente l’istituto di via Moravia, dove è stato poi messo a dimora il 2° Albero della Pace. Mi rivolgo al sindaco e all’assessore affinché questa piazzetta che non ha ancora un nome, possa chiamarsi ‘Piazzetta della Pace’, è stata la proposta della dirigente scolastica Gabriella Rubino. Siamo giunti alla seconda edizione della manifestazione. La volta scorsa, nel 2019, piantammo il primo Albero della Pace nel giardino della scuola di via Leonardo. Il secondo ulivo viene piantato qui momentaneamente e poi successivamente nel giardino della scuola di via Moravia”. La dirigente Rubino ha anche ricordato che la prima edizione della manifestazione fu celebrata l’anno prima del Covid. In quella circostanza gli studenti che oggi frequentano la prima, la seconda e la terza media, frequentavano la prima, la seconda e la terza elementare.
“E’ un caso meraviglioso questa coincidenza, anche se avremmo voluto che non ci fosse proprio stata questa lunga pausa”, ha dichiarato la dirigente che ancora una volta ha evidenziato la vicinanza e la sensibilità dell’istituzione scolastica rispetto a queste tematiche. “Non appena ci è stata proposta dall’amministrazione comunale abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta”.
“Dobbiamo invitare i giovani a coltivare la gentilezza, l’empatia, il confronto pacifico. La Pace non va sognata, la Pace è un nostro diritto e prima di ogni cosa è un nostro dovere. Voglio fare mie le parole di Maria Montessori: stabilire la pace è opera dell’educazione, evitare la guerra è opera della politica. Noi come amministrazione insieme alle istituzioni scolastiche abbiamo puntato molto sulla sensibilizzazione tra le nuove generazioni. Non c’è Pace senza amore, non c’è pace senza libertà”, sono state le parole dell’assessore Izzo.
“Vi ringraziamo per questa marcia dei diritti e dei doveri, questa marcia per la pace. Vinicio Capossela parla di ‘Crociata con i bambini’. Purtroppo noi siamo capaci di dividerci su tutto. Si fa la guerra per delle bandiere, pro Palestina o pro Israele, pro patriarcato o pro arcobaleno. Vogliono dividerci su tutto. Ma noi non siamo un nuovo Colosseo dove si decide della vita o della morte dell’altro. Non esiste una guerra giusta, esiste solo una pace giusta che ogni giorno con tutte le nostre forze dobbiamo affermare”, ha esortato il parroco don Lorenzo Langella.
“Mi inchino a voi bambini. Grazie per questa bellissima mattinata”, ha dichiarato il sindaco Di Leone. “Complimenti a tutti. Sembra una parata, una cosa semplice, ma dietro c’è il mondo. Ho ascoltato alcuni messaggi. Una bambina ha parlato del diritto di giocare. Sembra una cosa strana, per voi giocare è una cosa semplice, ma molti bambini nel mondo questo diritto purtroppo non ce l’hanno. Dobbiamo dire no alla guerra, nel nostro piccolo dobbiamo dire da che parte vogliamo stare!”, ha sostenuto il primo cittadino.
“Questi sono i momenti importanti pe rendere la comunità unita”, ha esordito Maria Antonietta Pellegrino nel prendere la parola. “Come diceva don Lorenzo, a volte non siamo capaci di stare uniti. Allora seguiamo l’esempio dei bambini. Oggi siamo stati un tutt’uno con le altre realtà scolastiche, senza distinzione di scuola”. Dopo la benedizione dell’albero di ulivo e della targa di titolazione, Agnese Ginocchio ha preso la parola ribandendo ancora una volta i principi ed i valori della Pace.
“La Fiaccola della Pace dedicata ai percorsi della memoria dei 100 anni di guerre, oggi è stata accesa per ricordare le celebrazioni dell’80° anniversario del primo bombardamento in Italia e in Terra di Lavoro avvenuto durante la seconda guerra mondiale, le Quattro Giornate di Napoli, la memoria di Salvo D’Acquisto, martire del nazifascismo e tutti gli eccidi in Terra di Lavoro, e per chiedere il “Cessate il fuoco”. Bisogna educare giovani consapevoli perché siano cittadini attivi che hanno a cuore e si prendono cura del proprio territorio come del mondo che ci circonda, renderli protagonisti del cambiamento e costruttori di Pace, per dare voce a chi non ha voce, per progettare un futuro che potrà essere possibile solo se si agisce e si lavora con la parola Pace. In questo momento in cui i venti di guerra mettono in pericolo e minacciano l’equilibrio del Pianeta, diventa necessario mettere in atto tutte le azioni educative necessarie per arginare ogni forma di violenza e chiedere ancora una volta il “Cessate il fuoco” per il Medio Oriente ed il mondo intero e chiedere la Pace tra Russia e Ucraina, Israele e Striscia di Gaza in Palestina dov’è in corso il massacro dei bambini, dove vengono presi di mira ospedali e scuole con la scusa che vi si nascondono terroristi. Non possiamo restare fermi a guardare alla disfatta dell’umanità, abbiamo il dovere di fare la nostra parte e di fare pressione perchè cessi al più presto questo conflitto. Infine, bisogna partire proprio dalla scuola che rappresenta la Città del futuro, a educare alla Pace, puntando sulla formazione”. Ha concluso.
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