Caserta. Sarà presentato domani, alle 12, al Vestibolo superiore della Reggia di Caserta il vino OroRe Nero Pallagrello che tornerà ad essere degustato grazie al lavoro de Cantina Tenuta Fontana che dopo oltre un secolo ha fatto rinascere la Vigna del Re.
Il progetto è nato nel 2018 e ha visto la prima vendemmia nel 2021, con la produzione di un migliaio di bottiglie di OroRe Pallagrello Bianco IGT, presentato lo scorso anno al Vinitaly.
La Vigna del Re ha radici lontane: Ferdinando di Borbone ne fece impiantare 16 moggi nella Real Tenuta del Bosco di San Silvestro del Parco della Reggia di Caserta. Il vino Pallagrello, che tanto piaceva al Re, era costantemente presente nei pranzi ufficiali ed era dono per i più illustri ospiti in visita a corte. Ma la caduta del Regno, con l’abbandono del Palazzo reale, fece naturalmente abbandonare anche la vigna, che scomparve.
Dopo oltre un secolo, la Cantina Tenuta Fontana ha fatto rinascere la Vigna del Re della Reggia di Caserta, che ha vendemmiato per la prima volta nel 2021. Il primo nettare versato nei calici nel settembre di due anni fa fu il paglierino OroRe Pallagrello Bianco IGT, il bianco in una parola. Ora è pronto OroRe Nero, il Pallagrello nero IGT.
“Con orgoglio presentiamo il risultato tangibile di un grande lavoro di squadra del quale ringrazio Tenuta Fontana – spiega Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta – Un lavoro improntato alla valorizzazione dell’identità del Complesso vanvitelliano. La vocazione produttiva della corte borbonica trovava espressione anche nella vitivinicoltura. Nel progetto di Re Carlo e del suo architetto Luigi Vanvitelli, la Reggia doveva essere residenza reale, ma anche fucina di produttività e delle eccellenze del territorio. Oggi la Reggia di Caserta è un Museo contemporaneo e internazionale, vivo e attivo, al servizio della società e del suo sviluppo. OroRe è un’occasione per la Reggia di Caserta per far conoscere la sua storia, le sue origini e le sue molteplici vocazioni anche nel settore enologico. Per il pubblico, gli addetti ai lavori e il mercato per scoprire un prodotto unico al mondo, degno della tavola di un Re”.
“Eravamo consci della delicatezza del ruolo che svolgevamo – spiegano Mariapina e Antonio Fontana, proprietari della Cantina, con sede a Pietrelcina, il paesino di San Pio – e lo abbiamo portato avanti con la maggior cura possibile e coordinandoci continuamente con la Reggia di Caserta e tutti gli studiosi che potevano darci indicazioni utili. Il risultato pensiamo sia un capolavoro dell’agricoltura e della vinificazione, però spetterà al pubblico deciderlo. OroRe bianco ha avuto un grande successo, ora tocca a OroRe Nero farsi conoscere e apprezzare. Ma ancor più importante è stato il processo di rinascita, un simbolo per il territorio casertano ma anche per tutto il Sud Italia e siamo fieri di aver contribuito a questo miracolo”.
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