Sant’Arpino. Sabato 2 dicembre, alle ore 17:00, il taglio del nastro nella sede del museo in via Montale presso l’istituto “Mondo Libero”.
In occasione dell’apertura è prevista una riflessione – coordinata dal giornalista Elpidio Iorio – con la partecipazione del sindaco Ernesto Di Mattia; dell’assessore alla cultura Giovanni Maisto; del fondatore del museo Luigi Guida, appassionato e collezionista di dispositivi elettrici; del direttore del museo di Achille Morcone Vincenzo Iorio.
Il museo – che si potrà visitare gratuitamente sia sabato che domenica prossimi – vanta una raccolta di oggetti straordinari, apparecchi domestici ed effetti speciali che mettono in scena la magia dell’elettricità che ha rivoluzionato la vita quotidiana del XX secolo. La collezione “Oggetti elettrici antichi” nasce dalla passione e dall’intraprendenza di un santarpinese, Luigi Guida, di professione elettricista, che, per essere privata, è davvero considerevole in termini di pezzi e di qualità degli oggetti: oltre 200 manufatti unici e irripetibili, che ignorano le mode transitorie per aumentare di valore con il passare del tempo, conservando negli anni il loro fasciano esclusivo.
Un’iniziativa, quella della mostra che intende ripercorrere la storia di un’avventura appassionante, quella dell’elettricità, suscitando nel visitatore una riflessione a tutto tondo su un “fenomeno” che ha cambiato il mondo: dal debutto nell’antichità alle numerose esperienze, scoperte, teorie e invenzioni… fino ai nostri giorni in cui tutto è elettrico!
L’allestimento tende a delineare il grande rigore usato da Luigi Guida in oltre 20 anni di ricerca e salvaguardia di “testimonianze del fenomeno elettrico”, evidenziando lo spirito, il metodo e l’originalità della sua azione di ricerca. Oggetti (amperometri, galvanometro, interruttori, fusibili, ecc.) che in qualche modo ricordano e documentano i cambiamenti scientifici, tecnologici, sociali, economici, produttivi, commerciali e culturali avvenuti in Italia negli ultimi secoli.
“Un’idea geniale, dall’alto valore formativo e istruttivo. Le scolaresche devono necessariamente visitare questa mostra che è cosa rara, originale e difficilmente presente altrove a partire dalle grandi città. Ancora una volta il Sud, la periferia, è protagonista di storie positive e spesso lungimiranti”. Parole di Antonio Lubrano, impareggiabile conduttore del programma di successo “Mi manda Lubrano”, che così commentò – appena dopo averlo visitato nel 2018- il museo nei locali dell’Istituto Scolastico “Mondo Libero”.
Nel corso dell’open day saranno mostrati al pubblico i nuovi pezzi che si aggiungono alla collezione.