Il Papa nomina monsignor Lagnese nuovo Arcivescovo di Capua e unisce sede con Caserta

Roma. Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Capua per raggiunti limiti di età, presentata da mons. Salvatore Visco, ed ha nominato monsignor Pietro Lagnese arcivescovo della Diocesi di Capua unendo le due sedi in persona Episcopi. Lo rende noto il Bollettino Vaticano.

A tre anni esatti dall’investitura di vescovo di Caserta, Lagnese diventa anche la guida dell’arcidiocesi di Capua. Con questa nomina le due sedi vescovili verranno unite, secondo la formula latina, in persona Episcopi, ma resteranno separate e inalterate le strutture, dai seminari alle cattedrali agli uffici di curia. Il ministero episcopale sarà esercitato da un unico vescovo, quella che si chiama in termini ecclesiastici “unione personale”.

Nato a Vitulazio il 9 settembre 1961, l’Arcivescovo Lagnese torna nella sua diocesi dove è stato rettore del seminario arcivescovile dal 1988 al 1994, segretario generale del sinodo della Chiesa di Capua dal 1989 al 1993. Vescovo per la prima volta ad Ischia, qui resta dal 2013 al 2020 anno in cui viene nominato vescovo di Caserta.

S.ECC. MONS. PIETRO LAGNESE

Mons. Pietro Lagnese, quarto di sei figli, nasce a Vitulazio (Caserta) il 9 settembre 1961 da Giovanni e Maria Grazia Tartaglione. È battezzato nello stesso giorno dall’allora parroco don Francesco Gravina. Nella sua casa, insieme ad una profonda rettitudine morale, sperimenta i valori della dedizione alla famiglia ed un forte senso di laboriosità e di sacrificio; qui riceve pure la sua prima educazione alla fede.

Attraverso l’assidua partecipazione alla vita della comunità parrocchiale, cresce in lui un forte senso di appartenenza ecclesiale che si concretizzerà in un’esperienza di servizio all’interno dell’azione cattolica parrocchiale e in una feconda vita di preghiera. Il desiderio di consacrarsi al Signore nel ministero presbiterale, già vivo negli anni della fanciullezza, si fa più forte nella prima adolescenza con l’arrivo in parrocchia del giovane sacerdote don Carlo Iadicicco. Negli ultimi anni di scuola superiore, essendo parroco il sacerdote don Enrico Lanna, matura con maggiore consapevolezza la sua scelta vocazionale.

Al termine del quarto anno di liceo, durante un campo diocesano di Azione Cattolica, manifesta la sua intenzione all’arcivescovo S. E. Mons. Luigi Diligenza, da poco arrivato in diocesi. Da quel momento comincia un dialogo proficuo con il Pastore della Chiesa di Capua che sempre di più assume il volto di un vero padre nella fede.

Nel 1979 consegue la maturità nel Liceo Scientifico di Capua. Nel settembre 1980 entra nel Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli “Cardinale Alessio Ascalesi” dove è accolto dall’allora rettore Mons. Agostino Vallini. Compie i suoi studi presso la Pontificia Facoltà Teologica della Italia Meridionale, Sezione San Tommaso, dove consegue il Baccalaureato in Sacra Teologia e la Licenza in Teologia Pastorale con una Tesi sui giovani e la direzione spirituale.

Per l’imposizione delle mani di Mons. Luigi Diligenza è ordinato Diacono il 21 settembre 1985 e sacerdote il 1 maggio 1986. Assistente spirituale del Movimento Apostolico Ciechi, inizia il suo ministero pastorale nella Parrocchia di Vitulazio il 13 ottobre 1986 ove per ventisette anni svolge ininterrottamente il servizio di parroco. L’impegno per la formazione della comunità cristiana caratterizza i primi anni del suo ministero di Parroco. La riorganizzazione della Catechesi e della Liturgia e la nascita dell’Oratorio che raccoglie i ragazzi e i giovani in un cammino sistematico che ha il suo sbocco nel servizio alla comunità, delinea il volto della Parrocchia di Vitulazio. In parrocchia, accanto all’opera di evangelizzazione degli adulti, si sviluppa una particolare sensibilità ai poveri e ai loro bisogni.

In questo solco nel 1992 nasce un’esperienza particolarmente significativa per la vita di tante famiglie: per dare una risposta concreta al dilagare della piaga della droga, dà vita, insieme ad alcuni amici casertani, al Centro di recupero per i tossicodipendenti “Il Timone” e ad una intensa collaborazione con diverse comunità terapeutiche presenti in Italia. Nel 1997, dopo aver portato a termine l’opera di restauro integrale dell’edificio della chiesa parrocchiale, dà inizio, con il forte coinvolgimento della comunità vitulatina, alla costruzione del Centro Parrocchiale S. Maria dell’Agnena, i cui lavori si concludono il 22 giugno del 2002 con l’inaugurazione di S. E. Mons. Bruno Schettino, Arcivescovo di Capua dal 1997.

Divenuto un vero punto di riferimento sia pastorale che culturale, il Centro, negli anni, è andato sempre più caratterizzandosi non solo quale luogo di formazione della comunità locale e di altre realtà ecclesiali, ma anche come strumento indispensabile e segno tangibile per una parrocchia desiderosa di essere famiglia di famiglie, casa e scuola di comunione in mezzo alla gente.

Nel gennaio del 2004, in collaborazione con la Superiora Generale della Congregazione delle Suore Ancelle dell’Immacolata, Madre Maria Serruto, dà vita ad una casa di pronta accoglienza per i più poveri tra i poveri con cui condividere la vita e il pane. Da allora la comunità fa esperienza della Provvidenza che puntualmente accompagna la Casa stimolando una feconda collaborazione tra suore e laici per un’esperienza di servizio rivelatasi preziosissima per la crescita della comunità parrocchiale: nasce così la Casa della Carità “Madre Teresa di Calcutta”.

Dal 1988 al 1994 è scelto quale Direttore del Centro Diocesano Vocazioni e Rettore del Seminario Arcivescovile di Capua, entra così a far parte del Consiglio Presbiterale Diocesano. Nel 1989 S. E. Mons. Luigi Diligenza lo nomina Segretario Generale del 31° Sinodo della Chiesa di Capua, affidandogli il coordinamento sia della fase preparatoria che di quella celebrativa, che si conclude nel giugno del 1993. L’esperienza sinodale sarà per il Segretario l’occasione per una forte maturazione ecclesiale. Il coinvolgimento di tutte le realtà parrocchiali e diocesane offre, infatti, l’opportunità di ripercorrere l’itinerario della Chiesa a partire dall’evento conciliare, di fare sintesi del cammino intrapreso e tracciare le linee di quello futuro. “In Comunione per Servire”, documento conclusivo di S. E. Mons. Luigi Diligenza, sarà il frutto maturo del lavoro sinodale. Per due quinquenni è nominato da S. E. Mons. Bruno Schettino membro del Collegio dei Consultori. Dal 2001 fino al 2010 assume l’incarico nell’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare, prima come Assistente spirituale e poi come Direttore Responsabile.

L’1 marzo 2005 S. E. Mons. Schettino lo nomina primo presidente della “Fondazione Centro Famiglia”, Consultorio familiare d’ispirazione cristiana dell’Arcidiocesi di Capua. Nel 2003 è nominato dalla Conferenza Episcopale della Campania Incaricato Regionale per il Settore Pastorale per la Famiglia e la Vita e, in tale veste, nel 2006 partecipa, a Verona, al IV Convegno delle Chiese che sono in Italia. Conclude il mandato nel giugno 2010. In quello stesso anno, su invito di Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, e con la benedizione dell’Arcivescovo di Capua, assume l’ufficio di padre spirituale nel Seminario Maggiore Arcivescovile “Cardinale Alessio Ascalesi” di Capodimonte.

Nel giugno 2012 è eletto dal Consiglio Presbiterale Diocesano Delegato Diocesano nella Commissione Regionale Presbiterale. Il 23 febbraio 2013 Sua Santità Benedetto XVI lo nomina vescovo della Diocesi di Ischia.

Il 1° maggio 2013 è stato consacrato Vescovo da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli.

L’11 maggio 2013, nei primi vespri della Solennità dell’Ascensione di N.S. Gesù Cristo, prendeva possesso canonico della diocesi. Il 19 dicembre 2020 Sua Santità Papa Francesco lo nomina vescovo della Diocesi di Caserta. Il 20 gennaio 2021 inizia il suo ministero nella Chiesa Casertana.

L’11 Dicembre 2023 Papa Francesco accettando la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Capua, presentata da Mons. Salvatore Visco, lo ha nominato Arcivescovo di Capua, unendo le due sedi “in persona episcopi”

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