Caserta. Durante le festività natalizie le città si preparano e adornano per il ricongiungimento tra chi ha dovuto lasciare la propria terra e coloro che sono rimasti, famiglie e gruppi di amici si stringono in un abbraccio collettivo.
Sullo sfondo di un territorio martoriato dalla disoccupazione e che non riesce a garantire un futuro alle nuove generazioni decidiamo di celebrare il sentimento dell’accoglienza tramite il racconto delle esperienze di chi è rimasto e la rigenerazione dei luoghi che gli emigranti tornano ad attraversare: mostrando alla cittadinanza che esiste un’alternativa e che questa va costruita unendo la ricchezza culturale maturata dalle partenze allo sguardo esperto di chi ha scelto di restare, in un connubio sociale e culturale che ambisce a lasciare un segno permanente.
Per questo la festa dell’emigrante si arricchisce dell’iniziativa StradAperta: via San Carlo, la via più antica del centro di Caserta, sarà eccezionalmente chiusa al traffico e animata da musica, performance, letture, arti visive. L’obiettivo è visualizzare insieme un paesaggio urbano contaminato da legami solidali e saperi condivisi, interrogando la comunità su come ridisegnare insieme il futuro della nostra città attraverso la creazione di servizi e opere permanenti.
Evento organizzato da Galileo Circolo Arci, Comitato per Villa Giaquinto e Laboratorio Sociale Millepiani.
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