Santa Maria Capua Vetere. “L’ingresso illecito di cellulari nelle carceri è ormai un flusso continuo”. Lo denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che fa riferimento anche all’ultimo episodio registrato nel carcere di S. Maria Capua Vetere dove “sono stati sequestrati otto telefonini nel Reparto detentivo Nilo”.
E non è la prima volta che il Sappe chiede nuovi provvedimenti per inibire l’uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive. “Non si contano più – ha aggiunto Capece – i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi. Le vie d’ingresso diventano molteplici, non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati. Denunciamo queste cose ormai da 10 anni”.
Il sindacalista poi chiede soluzioni drastiche, “come la schermatura delle sezioni detentive, delle celle e degli spazi nei quali sono presenti detenuti, all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”.