Napoli. “Quella che presentiamo oggi è una legge per preservare la dignità di chi ha perso da un giorno all’altro ‘il pane’ e non può più garantirlo alla propria famiglia, in Campania ci sono centinaia di migliaia di persone in questo stato. Stiamo parlando di cifre relativamente basse di 500 euro al mese, nessuno si arricchisce con questa somma, ma possono garantire un minimo di dignità. Questa proposta di legge dapprima popolare è stata già presentata in Consiglio con un apporto di 5mila firme, ma è stata assolutamente ignorata: quando i consiglieri e la Giunta non vogliono affrontare dei temi importanti, li ignorano. I soldi ci sono, e questo il Consiglio lo sa, ora non possono più ignorarla, per coscienza, se ne hanno una“. Lo ha detto la consigliere regionale campana del Gruppo Misto Maria Muscarà nel corso della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge Regionale sull’Istituzione della Misura integrativa regionale di sostegno al Reddito e politiche per l’inclusione sociale attiva (Mir). Ad organizzare l’evento la stessa consigliera regionale.
Per Rosario Marra, in rappresentanza del Comitato di scopo regionale per l’istituzione del Mir, “siamo partiti da una petizione popolare nel mese di febbraio, ma siamo stati “costretti” a trasformarla in legge di iniziativa popolare, per la situazione drammatica che stiamo vivendo nella nostra Regione. Da Fonti Inps, pubblicate dall’osservatorio statistico mensile, al giugno 2023 ossia fino allo Stop del Reddito, in Campania avevamo 208.602 nuclei di percettori di Reddito; a novembre 2023 siamo scesi a 164.291 nuclei, ossia 44mila nuclei di percettori esclusi.
In termini di persone fisiche: a giugno 2023 c’erano 533.299 persone che percepivano il Reddito di Cittadinanza, a novembre 458.612 unità, in conclusione ad oggi 75.000 persone hanno perso il Reddito di Cittadinanza. Stiamo parlando dell’intera città di Caserta. Un vero dramma, si tratta di persone in povertà assoluta e non relativa. Siamo totalmente disponibili a collaborare con tutte le forze politiche, perché siamo un Comitato di Scopo, serve la sensibilità di tutti quanto prima“.
Hanno preso la parola anche alcuni rappresentanti di associazioni componenti del Comitato di Scopo, da Loredana Marino dell’associazione Laboratorio Sud, a Pietro D’Alise del Partito comunista italiano. E ancora, Tullio Coppola della Confederazione Cobas e Rino Malinconico di Rifondazione Comunista. Non sono mancate le voci di ex percettori del Reddito di cittadinanza.