Confcommercio: Alfredo Catapano nuovo presidente Federmoda Campania

Napoli. È Alfredo Catapano il nuovo presidente di Federmoda-Confcommercio Campania. Il 41enne titolare dell’omonima azienda napoletana di abbigliamento è stato eletto dall’assemblea di Federmoda-Confcommercio Campania riunita ieri, presieduta da Pasquale Russo, presidente Confcommercio Campania.

Eletto anche il Consiglio direttivo, così composto: vicepresidenti Antonio Cavaliere (presidente prov. Salerno), Teresa D’Argenio (presidente prov. Avellino), Silvio Nazzaro (presidente prov. Benevento), Gerardo Prodomo (presidente prov. Caserta); consiglieri Claudia Catapano, Giuseppe Giancristofaro, Walter Schmitt, Daniela Barbaro, Nico Ricciardi, Gino Longobardi, Maura Pane, Gianluca Pinto, Dino Piccolo, Francesca Trotta.

“Il settore Moda rappresenta un’assoluta eccellenza per la Campania ed ha ruolo fondamentale nella sua economia, con circa 20mila imprese attive tra commercio, artigianato ed industria, ma occorre aggredire alcuni nodi strutturali se vogliamo scongiurare il declino del settore”, ha dichiarato il neoeletto presidente Catapano. “Bisogna prendere atto dell’evoluzione del mercato – ha aggiunto – e del comportamento dei consumatori, indotta anche dal cambiamento climatico. Occorre innanzitutto un radicale ripensamento della disciplina e della tempistica dei saldi, per la quale intendiamo avviare immediatamente un confronto con la Regione Campania da un lato e con il mondo dei rappresentanti e dei produttori dall’altro.

Altro obiettivo primario è la realizzazione di un accordo di filiera con i produttori per rendere più flessibili le scadenze dei pagamenti, la cui rigidità attuale non si concilia con l’imprevedibilità del clima e, di conseguenza, della propensione all’acquisto da parte dei consumatori. Sosterremo inoltre, con i parlamentari del territorio gli sforzi della Federmoda nazionale per due provvedimenti fondamentali per diminuire la pressione fiscale su di un settore in sofferenza: la cedolare secca sul fitto dei negozi e l’abbattimento della tassazione sulle rimanenze di magazzino”.

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