Cancello ed Arnone. L’immobile confiscato al clan dei Casalesi diventa un luogo di inclusione: sarà inaugurato mercoledì 24 gennaio il rifugio per animali in via Tronare a Cancello ed Arnone realizzato sull’area sottratta alla criminalità organizzata. Si tratta di un progetto dall’alto valore sociale che sarà presentato in occasione di una conferenza stampa che si svolgerà presso il ristorante Sapori d’Italia in via Santa Maria a Cubito alla presenza dei massimi esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.
L’appuntamento è per le ore 10,30. Con il sindaco Raffaele Ambrosca, il consigliere delegato Gabriele Di Vuolo e tutta l’amministrazione, infatti ci saranno l’assessore regionale alla Sicurezza e alla Legalità Mario Morcone, il prefetto Giuseppe Castaldo, il questore Andrea Grassi, il comandante provinciale dei carabinieri Manuel Scarso, quello della guardia di Finanza Nicola Sportelli, il dirigente generale dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati alla criminalità organizzata Grazia Mirabile e il direttore generale dell’Asl Amedeo Blasotti. Al termine della conferenza, gli ospiti raggiungeranno via Tronara per le benedizione dell’area e la sua apertura ufficiale.
«Mercoledì si chiude un percorso che è cominciato nella precedente amministrazione grazie ad un finanziamento regionale che abbiamo ottenuto nel 2021 e che consegnerà alla nostra comunità uno spazio importante sia per la cura degli animali che per l’inclusione delle persone con disabilità – ha evidenziato il consigliere Di Vuolo – accanto agli stalli, infatti è stata realizzato un’area per la pet therapy che sarà attiva già dalla prossima primavera grazie alla convenzione che stiamo formalizzando con l’Università Federico II. L’idea del sindaco Ambrosca e di tutta la maggioranza è quella di fare in modo che uno spazio sottratto alla criminalità diventi un modello di socialità, integrazione e senso civico. Il sostegno a persone con disabilità, la cura degli animali rappresentano uno dei modi migliori per reimpiegare quell’area. La presenza di tutte le istituzioni e le forze dell’ordine conferma che quella intrapresa è la strada giusta».