Caserta. Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo si dichiara estremamente preoccupato per l’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata e si associa ai timori espressi dalle associazioni di categoria. La disomogeneità nei servizi socio sanitari e nel sostegno ai più vulnerabili: sono questi i rischi maggiori che le associazioni del terzo settore individuano nel disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato in Senato.
Il disegno di legge incide anche sui livelli essenziali di prestazione, con probabili ricadute sulle persone con disabilità e le loro famiglie. Le Regioni potranno trattenere il gettito fiscale legato alle erogazioni dei servizi per l’utilizzo di quelle risorse sul proprio territorio. Ciò, però, potrebbe portare ad un ulteriore squilibrio, con le Regioni più povere con minore capacità di spesa. E, tra queste, ci sono quelle del Mezzogiorno. I Lep devono essere garantiti, come dice la legge, in maniera omogenea in tutta Italia. Il disegno di legge 615 prevede che le funzioni autonome agli enti regionali potranno essere attribuite dopo l’approvazione dei Lep. Questo ultimo passaggio è atteso dal 2017, ma sarà necessario amplificare il sistema e mettere al centro dei servizi la persona e le sue esigenze. Dall’istruzione al lavoro fino alla salute.
L’assenza di risorse dello Stato, lasciando tutto alle risorse territoriali, non consentirà di garantire i servizi minimi e aumenterà, di fatto, le disparità territoriali e tra i cittadini. Saranno i più vulnerabili, e tra loro le persone con disabilità, a pagare, ancora una volta, in termini di welfare e diritti. Sarebbe giusto lavorare, più che sull’autonomia differenziata, sull’autonomia solidale: lo Stato dovrebbe sostenere le Regioni in maggiore difficoltà.