Caserta. “Le tragiche notizie che continuano quotidianamente a giungere dagli istituti penitenziari italiani ed anche dai centri per il rimpatrio degli extracomunitari mostrano come il fenomeno dei suicidi delle persone private della libertà si risolva in una inarrestabile strage che impone da parte del Governo e della politica tutta l’assunzione di rimedi efficaci ed immediati. Ieri a Verona si registra l’ennesimo suicidio, il quinto in poco meno di tre mesi. E così a Caserta dove un detenuto disabile si è tolto la vita, il quarto dall’inizio dell’anno nell’intera Campania. Un bollettino di guerra terrificante. Un suicidio ogni due giorni! Nel Cpr di Ponte Galeria, un giovane di 22 anni è stato rinvenuto impiccato, innescando una sollevazione dei migranti ivi reclusi”. Lo sottolinea le Camere penali e l’Osservatorio sul carcere dell’Unione delle Camere penali che chiedono interventi immediati al governo e a tutta la classe politica..
“Negli istituti penitenziari il numero dei detenuti ha subito un aumento esponenziale. Si registra, secondo dati fermi al 31 dicembre 2023, una popolazione detenuta presente superiore alle 60.000 unità con una capienza consentita e tollerata pari a poco più di 47.000 posti. Registriamo la presenza in carcere di oltre 15.000 detenuti in espiazione pene di breve durata (7.648 da 1 giorni a 12 mesi e 8.201 sotto i due anni). Abbiamo oltre 1.200 detenuti ultra-settantenni, una cifra mai raggiunta negli ultimi 20 anni!”, fanno notare i penalisti.
A loro avviso servono “interventi straordinari come l’adozione di un atto di clemenza generalizzato ovvero provvedimenti in grado di incidere nell’immediatezza come un decreto legge che contenga interventi immediatamente deflattivi. Concessione della liberazione speciale anticipata per ogni semestre detentivo espiato. Misure detentive extramurarie straordinarie per detenuti in espiazione breve e per detenuti ultra settantenni. Misure straordinarie per l’utilizzo immediato di personale necessario a garantire l’osservazione, la prevenzione dei fenomeni suicidari e l’opera rieducativa dei detenuti. La considerazione concreta della attuale condizione di sovraffollamento degli istituti penitenziari quale elemento di valutazione nella adozione e nel mantenimento di misure cautelari carcerarie”, sottolineano le camere penali.
“A queste immediate misure deve necessariamente seguire l’adozione della Riforma dell’Ordinamento Penitenziario già pronta per essere attuata, frutto del lavoro di Commissioni Ministeriali. L’Unione Camere Penali Italiane ha già deliberato tre giorni di astensione per il 7, 8 e 9 febbraio prossimo anche per promuovere una forte sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale dinanzi alle vergognose e ingiuste condizioni di detenzione” e “siamo pronti però ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione dell’avvocatura penalistica perché si adottino, in tempi brevi, tutti i rimedi volti alla realizzazione di una pena costituzionalmente orientata, in grado di rispettare la vita e la dignità”, concludono i penalisti.