Piedimonte Matese. Un controllo biologico integrato nella produzione di nocciole, tramite monitoraggi ambientali ed agronomici e l’applicazione di un protocollo colturale di sostenibilità nei noccioleti per migliorare la qualità ambientale del prodotto finale e la sostenibilità ecologica della pratica agricola.
Era questo l’obiettivo principale del progetto operativo di innovazione (POI) “TESTIMONE” (TEcniche di geSTIone e MOnitoraggio dei Noccioleti per l’Ecosostenibilità della pratica agronomica nell’area di Presenzano), finanziato nel maggio 2021 dal Gruppo di Azione Locale “Alto Casertano” con risorse pari a 150 mila euro a valere sulla Misura 16, Tipologia di intervento 16.1.1 “Sostegno per costituzione e funzionamento dei GO del PEI in materia produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – AZIONE 2: Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI).
In questi quasi tre anni, il progetto di ricerca scientifica è stato portato avanti dall’azienda Antica Rufrae srl, in cooperazione con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante presso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), con sede a Portici, ed i risultati finali verranno illustrati domani, sabato 10 febbraio, con inizio alle ore 10 nella sede della Pro Loco di Presenzano.
Ad aprire i lavori i saluti istituzionali del sindaco Andrea Maccarelli, del coordinatore del GAL Alto Casertano, Pietro Andrea Cappella, e del titolare dell’azienda agricola Antica Rufrae Filippo Farinaro. Seguiranno gli interventi di Michelina Ruocco, responsabile tecnico-scientifico del CNR IPSP di Portici, sul tema de “L’importanza dell’equilibrio microbiologico in agricoltura”; di Angelo Napolitano, ricercatore-borsista del CNR IPSP di Portici, su “Agroecosistema del nocciolo: Ecosostenibilità della pratica agronomica”; di Matteo De Santis, ornitologo, sul monitoraggio dell’avifauna; dei relatori esterni del CNR IPSP di Portici Domenico Crispo e Massimo Giorgini, e del SFR della Regione Campania Patrizia Nappa, componenti del progetto URCoFi, sulla diffusione e sull’impatto della cimice asiatica sulla corilicoltura campana.
Le conclusioni saranno affidate a Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, per poi visitare tutti insieme il borgo storico di Presenzano, la cui riqualificazione pure è stata finanziata dal GAL con un’altra tipologia di intervento della misura 19 del PSR.
“Con l’azione 2 della Misura 16.1.1, il nostro Gal ha inteso promuovere la realizzazione di progetti di cooperazione (progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare) a carattere innovativo, con l’obiettivo di rafforzare e consolidare le reti relazionali tra i soggetti del sistema della conoscenza, promuovere la diffusione dell’innovazione nelle filiere agroalimentari del territorio dell’Alto Casertano (carne, lattiero casearia, vitivinicola, olivicola, cerealicola, castanicola e forestale), in modo da individuare specificatamente per ogni filiera le soluzioni operative alle problematiche emerse dalla componente agricola, agroalimentare e forestale del territorio, ed agevolare le imprese nel cogliere le opportunità conseguenti l’adozione di innovazione.
Il POI TESTIMONE è caratterizzato da tre fattori sostanziali: determinare una ricaduta concreta sul mondo agricolo; affrontare una opportunità di innovazione o un problema specifico da risolvere collegato al mondo agricolo; rivolgersi a una platea ampia di potenziali beneficiari, facendosi portavoce dei fabbisogni di ricerca provenienti dalla filiera della corilicoltura campana”, dichiarano il presidente Manuel Lombardi ed il coordinatore del Gal, Cappella.