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Attualità

L’ANFI di Maddaloni realizza un monumento in ricordo delle vittime delle foibe

Maddaloni. La sezione ANFI di Maddaloni apre il 2024 con una nuova iniziativa, che va ad aggiungersi al lungo elenco di quelle svoltesi negli ultimi quattro anni da questa attivissima associazione. Grazie all’impegno e alla passione di un gruppo di ex finanzieri, si sono avvicinati all’associazione anche tanti cittadini, coinvolti a vario titolo in modo attivo nei tanti eventi di cui si è fatta promotore, che hanno spaziato dalla storia allo sport, dal sociale al culturale.

L’ANFI di Maddaloni ha iniziato il 2024 dedicandosi alla realizzazione di un vero e proprio monumento per ricordare le vittime dell’eccidio delle foibe ed in particolare tre finanzieri, due maddalonesi e un cittadino di Valle di Maddaloni, che sono scomparse a causa di questo eccidio.

Sabato 10 febbraio, in occasione della giornata del ricordo, di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della sua istituzione attraverso una legge del 2004, l’ANFI ha organizzativo una cerimonia per inaugurare questo monumento che, grazie al patrocinio del comune di Maddaloni, è stato installato all’interno della villa comunale di piazza don Salvatore d’Angelo, nel centro della città di Maddaloni e poco distante dalla sede della sezione ANFI cittadina.

La cerimonia di inaugurazione è stata moderata dalla giornalista Lucia Grimaldi, che da anni collabora con il circolo ANFI di Maddaloni. In questa occasione, prima della cerimonia, il presidente della sezione ANFI Giuseppe Farina insieme al presidente regionale Andrea Grasso, consigliere nazionale ANFI, le è stato consegnato l’attestato e la tessera di socio benemerito per la fervida attività svolta in favore dell’associazione.

La cerimonia, alla presenza della autorità civili e militari del territorio, è stata aperta dalla Fanfara degli allievi finanzieri di Bari, diretta dal maestro Giovanni Raccuglia. Madrina dell’evento il maresciallo Maria Renga.

Presenti in piazza, nonostante la pioggia, il vicesindaco di Maddaloni Nicola Corbo e il sindaco di Valle di Maddaloni Francesco Buzzo; il comandante provinciale della Guardia di Finanza Nicola Sportelli e il capitano Benedetta Antonaci, il presidente regionale ANFI Andrea Grasso e una folta rappresentanza di sezioni ANFI della Campania. Con loro il capitano Caffarra della Scuola di Commissariato dell’esercito di Maddaloni, il vicequestore aggiunto Giaquinto e l’ispettore Tagliafierro del locale commissariato di Polizia di Stato, il maggiore Esposito della Compagnia dei Carabinieri di Maddaloni, il cappellano militare don Gerardo, Giuseppe Saccone erede di una delle vittime a cui è dedicato il monumento e numerose associazioni con i loro labari, una delegazione di alunni dell’I.C. “Maddaloni 2 – Valle” con la preside Rosa Suppa e una delegazione di studenti del liceo classico “Giordano Bruno” e tanti cittadini.

Il monumento, che rappresenta una foiba, realizzata con pietre carsiche con due braccia in acciaio che si levano al cielo, è stato realizzato dallo maestro Wladimiro Cardone con il mastro fabbro Michele Affinito.

Alla scopertura dell’opera da parte della madrina Maria Renga è seguita la benedizione di don Gerardo e la lettura della preghiera del finanziere.
Ha seguito la descrizione dell’opera che reca sulla sua base quattro targhe commemorative: “Questa Stele conservi la memoria di tutte le Fiamme Gialle che, nel periodo fra l’autunno del 1943 e l’estate del 1945, per affermare i principi delle legalità, furono vittime della persecuzione dell’esercito di liberazione Jugoslavo del maresciallo Tito. Non cada nell’oblio, in particolare, il sacrificio dei cari concittadini:
Appuntato Michele BUONO, nato a Maddaloni il 28 ottobre 1905, appartenente alla
Legione di Trieste, trucidato da partigiani sloveni a Canebola di Faedis (Udine) e
decorato di Medaglia di Bronzo al Merito Civile “alla memoria”; Finanziere Pancrazio SACCONE, nato a Valle di Maddaloni il 29 ottobre 1919,
appartenente alla Legione di Trieste, disperso nella Venezia Giulia dopo il 2 maggio
1945; Finanziere Domenico SANTO, nato a Maddaloni il 25 aprile 1902, appartenente alla Legione di Trieste, disperso nella Venezia Giulia dopo l’8 settembre 1943.”

Dopo la deposizione della corona d’alloro da parte delle autorità, la cerimonia si è conclusa con un mini concerto della Fanfara degli allievi finanzieri di Bari.

Parole di ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento della giornata da parte del presidente Giuseppe Farina, e parole di elogio negli interventi delle autorità per l’impegno, il lavoro e i tanti campi in cui spaziano le iniziative della sezione ANFI di Maddaloni, che con il suo concreto contributo arricchisce la città di Maddaloni e valorizza l’ANFI tutta.

Redazione

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