Caserta. «Nei medici casertani c’è tanta umanità». Queste le parole di don Antonello Giannotti all’Ordine dei Medici di Caserta per la benedizione della nuova grande sala del Consiglio, che nasce dall’unificazione di due ambienti. Un’iniziativa questa coincisa volutamente con la Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale socioassistenziale e del volontariato. «Questa Giornata – ha ricordato il presidente dell’Ordine Carlo Manzi – è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 in ricordo di quanti nel corso della pandemia sono stati in prima linea e hanno perso la vita». Ad accogliere don Antonello, insieme con il presidente, anche l’intero Consiglio direttivo.
«Ricordo come l’Ordine ci sia stato vicino nel periodo del Covid, anche con la donazione delle mascherine e di quanto necessario», ha ricordato don Antonello, che poi ha aggiunto: «Prendersi cura: è questo che deve fare il medico. Prendersi cura è anche una carezza, una stretta di mano, una parola buona. Dovremmo agire sempre con la sapienza del cuore. Questo vale a maggior ragione per voi che siete medici, perché avete a che fare con il Cristo sofferente. Ogni volta che incontrate un ammalato è come se foste davanti a Gesù sofferente. Il vostro è un compito altissimo. Ferdinando Palasciano diceva che l’ospedale evoca immagini di dolore e sofferenza, ma l’opera di coloro che in quel luogo lottano per soccorrere i propri simili è quanto di più puro vi sia nell’animo umano».
Il presidente Manzi ha sostenuto: «Noi riteniamo che l’impegno di don Antonello debba essere davvero un esempio per noi. Nel campo sanitario si parla tanto di medicina di prossimità e un esempio di prossimità per noi è davvero il suo operato, il suo agire casa per casa, persona per persona. Una prossimità non in termini di salute, ma di solidarietà. Anche per questo abbiamo scelto di donare gli arredi precedenti delle due sale ristrutturate proprio alla parrocchia di Nostra Signora di Lourdes a Caserta, la parrocchia di don Antonello».
Carlo Manzi ha poi annunciato che la nuova sala sarà intitolata alla memoria di tutti quei professionisti scomparsi a causa della pandemia. E a ricordarlo ci sarà una targa. «Una bella iniziativa che condivido. È un segno di grande delicatezza e gratitudine da parte dell’Ordine», ha sottolineato don Antonello.