Cesa. Una Pigotta per ogni nuovo nato dell’anno 2023 per salvare vite umane. È questo il senso della iniziativa che si terrà sabato 24 febbraio alle ore 17.30, presso la sala polivalente “Giancarlo Siani”, in piazza De Michele. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Unicef Comitato di Caserta, ha deciso di acquistare e donare queste bambole a tutti i bambini nati lo scorso anno.
“Sono più di cento i bambini nati nel 2023. Da tempo accogliamo la nascita di un bambino in modo particolare, consegnando un kit con prodotti per l’infanzia, regalando dei buoni sconto, da utilizzare presso i commercianti locali. E da qualche mese ci sono anche gli auguri social, per annunciare a tutti il lieto evento. Adesso abbiamo deciso di regalare la Pigotta dell’Unicef con un significato particolare ed importante”, dichiara il sindaco Enzo Guida.
La Pigotta è una bambola speciale, unica, diversa da tutte le altre. Ogni Pigotta adottata sostiene l’UNICEF nel suo compito importante di raggiungere ogni bambino in pericolo, ovunque si trovi, portando vaccini, alimenti terapeutici, costruendo pozzi, scuole e portando assistenza. In particolare, i fondi raccolti servono per acquistare i kit salvavita.
“Si tratta di una manifestazione che abbiamo voluto fortemente – dichiara il vicesindaco Giusy Guarino, con delega all’infanzia – in quanto ha un forte valore simbolico. Attraverso la donazione della Pigotta una vita che nasce aiuta un’altra vita a vivere, con un meccanismo di solidarietà alla base di tutto”.
Dopo i saluti del sindaco Guida e del vicesindaco Guarino, ci saranno gli interventi di Emilia Narciso e di Lia Panniti, rispettivamente presidente regionale e provinciale Unicef.
“Grazie all’Amministrazione Comunale di Cesa per aver scelto le nostro pigotte per dare il benvenuto alla vita per i nuovi nati”, aggiunte la presidente provinciale dell’Unicef Panniti.
“E’ una gioia immensa partecipare a questa iniziativa – conclude la presidente regionale dell’Unicef Narciso – perché la pigotta parla di vita, di territori e di solidarietà”.