Caserta. L’Agcm ha deciso di ricorrere al Tar della Campania in relazione all’affidamento alla società in house Idrico Terra di lavoro del Servizio idrico integrato nella provincia di Caserta.
Nel dettaglio, si legge nel provvedimento, con parere motivato del 14 novembre 2023, «l’autorità ha riscontrato possibili profili di criticità concorrenziale dell’operazione in oggetto, evidenziando le carenze delle relative deliberazioni sotto il profilo delle ragioni del mancato ricorso al mercato, in possibile violazione dell’articolo» relativo al regime speciale degli affidamenti in house «vigente ratione temporis».
Il 23 gennaio scorso l’Ente Idrico Campano, «in riscontro al parere motivato», ha comunicato che la società Itl ha presentato istanza di prolungamento dell’affidamento del servizio, «in ragione di difficoltà nell’esecuzione degli impegni contrattualizzati di carattere procedurale e di accesso al credito, riconducibili alla breve durata dell’affidamento stesso. A fronte di ciò, e preso atto di quanto espresso dall’Autorità nel parere motivato», l’ente ha avviato le attività finalizzate all’estensione della durata dell’affidamento fino al 2051.
«L’Autorità», prosegue il dispositivo, «ha ritenuto che le informazioni fornite dall’Ente Idrico Campano non siano sufficienti a far venire meno i rilievi contenuti nel proprio parere motivato, in quanto l’ente si limita a comunicare di aver avviato, a fronte della constatazione di concrete problematiche riscontrate dalla società affidataria nell’esecuzione del contratto, le attività finalizzate ad estendere l’affidamento fino al 2051». Da qui la decisione di procedere con il ricorso al Tar.