Caserta. Venerdì 19 aprile, alle ore 11.30, presso il Grand Hotel Vanvitelli, sara’ presentato il nuovo progetto di Asi Caserta e dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (Unicri). L’iniziativa mira a promuovere e realizzare un percorso di sviluppo sociale sostenibile nell’area industriale della provincia di Caserta. Il progetto nasce dall’esigenza di favorire la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato nell’elaborazione e nell’attuazione di misure efficaci per la prevenzione della criminalità e il rafforzamento della resilienza delle comunità nell’affrontare le sfide poste dal crimine organizzato.
In particolare, l’iniziativa mira a identificare e promuovere buone prassi per ridurre l’impatto dei gruppi criminali sul sistema sociale ed economico. All’identificazione degli elementi di vulnerabilità del territorio, delle tipologie di attività illecite e del modus operandi della criminalità faranno seguito la messa a punto e lo sviluppo di strategie di contrasto focalizzate su azioni di sensibilizzazione e formazione.
All’evento di apertura dell’iniziativa interverranno: Carlo Marino, presidente Anci Campania, Raffaela Pignetti, Presidente del Consorzio Asi Caserta, Leif Villadsen, Direttore ad interim dell’Unicri, Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Modera Vincenzo Di Vincenzo, giornalista Ansa,
“Questo progetto nasce dal riconoscimento dell’impegno del Consorzio Asi nell’attuazione del programma di reinserimento sociale dei detenuti – ha dichiarato la presidente Pignetti, aggiungendo: “L’iniziativa precedente che abbiamo realizzato con “Mi riscatto per il futuro” è considerata un modello di buone pratiche di governance da prendere in esame al fine di renderla operativa ed esportabile a livello internazionale. L’iniziativa si basa infatti sulla promozione della cultura della legalità e sullo sviluppo di politiche di crescita organica e sostenibile dei territori. Con il piano di lavoro che avviamo con l’Unicri, e che sono orgogliosa di presentare, attiveremo programmi che mirano a creare nuovi approcci alla prevenzione della criminalità, al rafforzamento della giustizia e allo sviluppo del territorio. Creare una rete di eccellenza attraverso la quale le istituzioni, le aziende e le comunità possano collaborare è il primo passo verso un maggior coinvolgimento delle realtà produttive nelle attività di tutela e sviluppo condiviso del territorio che in definitiva contribuiscano a migliorare la qualità di vita nella nostra terra”.
Secondo Leif Villadsen, direttore ad interim dell’Unicri il progetto è di fondamentale importanza: “Questa iniziativa parte dal territorio e mira a sviluppare una risposta del territorio alle infiltrazioni della criminalità attraverso il coinvolgimento di entità pubbliche, private e della società civile”. “Per contrastare la criminalità organizzata – ha aggiunto – è fondamentale condurre azioni sul tessuto economico e sociale, costruire opportunità (soprattutto per i giovani) a partire da un esame fedele di ciò che consente ai gruppi criminali di prosperare”.
Il direttore dell’Unicri ha ribadito l’importanza della dimensione locale del progetto: “Ogni territorio è una storia a sé presenta elementi di criticità che vengono sfruttati dai gruppi criminali. L’Unicri contribuisce a sviluppare strategie nazionali, regionali e internazionali di contrasto, ma la dimensione territoriale diviene poi l’ambito sul quale si devono concentrare gli sforzi. Per questo motivo l’iniziativa che sara’ condotta a Caserta è fondamentale”. “Mi auguro che il territorio possa sostenere questo progetto – ha aggiunto – e so che coloro che stanno subendo maggiormente l’impatto del crimine organizzato, coloro che vogliono sviluppo, inclusione e sicurezza, saranno tra i nostri principali alleati. Il nostro obiettivo è anche quello di utilizzare o replicare le lezioni apprese da questo progetto in altre parti del mondo, rafforzando la nostra lotta globale al crimine organizzato. Siamo grati al nostro partner Asi Caserta, al Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e al ministero della Giustizia per il sostegno a questo progetto”.