Caserta. “Oggi, dopo mesi di silenzio, mentre siamo ancora alle prese con un percorso fallimentare di reindustrializzazione di Softlab causato proprio dalla riduzione di personale voluta da Jabil, la stessa multinazionale ufficializza in un incontro al Mimit, con poche sufficienti parole, il suo addio al mercato italiano e la volontà di lasciare lo stabilimento di Marcianise, definito insostenibile nel medio periodo”. Lo dichiarano Raffaele Paudice, della segreteria Cgil Napoli e Campania, e Sonia Oliviero, segretaria generale della Cgil di Caserta.
“Non riteniamo che sia tollerabile – aggiungono Paudice e Oliviero – che l’ennesima multinazionale, dopo aver acquisito tecnologie e professionalità del territorio, abbandoni il nostro territorio, contribuendo in modo decisivo alla desertificazione industriale della provincia di Caserta e della Campania. Né abbiamo trovato convincente la modalità con cui il ministero e Invitalia ci hanno parlato di prospettive di reinsediamento, visti anche i fallimentari precedenti ancora irrisolti.
Per questo continueremo a batterci con i laboratori in tutte le sedi, compreso il tavolo di crisi presso la regione Campania, di cui chiediamo l’immediata convocazione, perché non riteniamo accettabile che il nostro territorio sia segnato da un destino di abbandono produttivo in cui gli unici strumenti a nostra disposizione siano ammortizzatori sociali e incentivi a soggetti senza prospettive industriali”.
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