Al teatro Garibaldi di Santa Maria va in scena “Il Pagliaccio – Ridere per non morire dal ridere”

Santa Maria Capua Vetere. “Ridere ci pone nella condizione di affrontare meglio le amarezze della vita”. È questo, in sintesi, il messaggio che ci consegna il testo teatrale del Pagliaccio di Rauso, in scena al Teatro Garibaldi il 26 e 27 ottobre 2024. È un viaggio attraverso le nostre afflizioni quotidiane, dove la nostra vita scivola a mille all’ora con la presunzione di domarla, che siamo tutti piloti perfetti senza aver fatto una sola lezione di guida delle emozioni, con il risultato che a furia di sbattere abbiamo sgretolato i valori essenziali che regolavano la nostra esistenza. Siamo ossessionati dall’apparire, l’estetica ci ha snaturato, il delirio di onnipotenza ci dà la sensazione di salire sempre più in alto, senza renderci conto invece di cadere, sbattere e vomitare tutta quella vita ingozzata senza mai assaporarla.

Tutto questo è stato meravigliosamente pennellato dall’artista Angelo Rauso, il quale ha realizzato una vera e propria opera d’arte, che con il suo stile surreale in bilico tra realtà e fantasia, ha saputo cogliere ed imprimere le ansie del nostro tempo nella maschera del pagliaccio. Quella maschera rappresenta il nostro porto sicuro, ci attira come Pinocchio e Lucignolo nel paese dei balocchi, dove tutto è facile, tutto è bello fino a che non ci si scontra con la realtà. Ma si ride e il sorriso ci fa battere il cuore, alleggerisce le nostre preoccupazioni; infatti, cito Rauso “non c’è tendone al teatro Garibaldi, ma di sicuro tante emozioni, sorrisi a catinelle, perché ne vedrai delle belle e nemmen ci siam fatti mancare storie belle narrate dalle nostre stelle”.

Ormai la banda Moviamoce si è imposta nel panorama teatrale con progetti inediti, sperimentali, che generano un intrattenimento molto riflessivo, perspicace e completo, contribuendo a far conoscere il talento di attori locali e ad arricchire una proposta culturale sempre più ampia. Il teatro, pur rispettando sempre i classici e la tradizione, ha bisogno, comunque, di sperimentare nuove forme stilistiche per un’evoluzione che è capace di comunicare con ogni tipo di pubblico.

L’organizzazione generale è stata curata da Silvana Manzoni e da Francesco Pio Rauso, nonché loro stessi interpreti con gli attori Luigi Mincione, Clementina Gesumaria, Peppe Fiore, Domenico Palmiero, Valeria Graziano, Valentina Paolucci, Maurizio Rachiero e le simpatiche piccole canaglie Elena Abbruzzese, Maria Francesca Tripaldella, Francesco Avenia e il corpo di ballo Moviamoce.

Insomma, signore e signori non resta che darci appuntamento al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere il 26 e 27 ottobre, poiché dopo le piacevoli serate sicuramente potremo sfogliare quella guida delle emozioni disponibile negli scaffali della coscienza di noi tutti.

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