Per la storica azienda è arrivato il momento di lasciare l’Italia, con conseguenze dirette sui posti di lavoro di migliaia di persone.
Non è certamente una novità il fatto che un’azienda decida di lasciare il mercato nazionale per spostarsi in un altro Paese. Il fenomeno della delocalizzazione, infatti, è sempre più comune e negli ultimi anni ha interessato diverse attività. Tuttavia, ciò ha un impatto diretto sui posti di lavoro determinando un calo dell’occupazione: è proprio quanto sta accadendo di recente ad un’impresa che ha lasciato il segno nella storia.
Il termine delocalizzazione fa riferimento al trasferimento del processo produttivo – che può essere totale o solamente in parte – di un’impresa. Si tratta di una scelta che molte aziende prendono per diverse ragioni. Solitamente, tra i principali vantaggi c’è la riduzione dei costi da sostenere. Ma anche la possibilità di accedere a determinate risorse, di affacciarsi a nuovi mercati o di trovare fonti di finanziamento inedite.
Di recente abbiamo assistito alla vendita di una delle aziende italiane più famose a livello internazionale, una vera e propria icona diventata simbolo di innovazione e apprezzata in tutto il mondo. Questa è passata nelle mani del gruppo francese Psg-Citroen, con una fusione che ha portato alla nascita della multinazionale Stellantis. E, ora, a lasciare l’Italia sarà un altro pezzo di storia.
Fiat Ricambi è stato messo in vendita. Situato a Volvera, era dimesso già da quattro anni e adesso lo stabilimento da 127 mila metri quadri potrà essere acquistato da altri investitori. Tra i possibili nomi, figurano le case automobilistiche cinesi Jac Motors e Chery Automobile. Come evidenziato nell’annuncio reperibile su immobiliare.it, si tratta sicuramente di un affare da non perdersi per le “aziende alla ricerca di spazi versatili e una posizione strategica”.
Di certo, questa “opportunità unica” non è alla portata di tutti. Il prezzo di Fiat Ricambi, infatti, è di 15 milioni di euro. Gli investitoti, tuttavia, dovranno fare i conti con la situazione sempre più sfavorevole che caratterizza l’hinterland di Torino e, più in generale, il mercato automobilistico italiano.
La vendita dello stabilimento è solamente l’ennesima conferma della crisi che ha portato la famiglia Elkann a prendere la decisione di lasciare la Fiat in mani francesi. In passato, la struttura di Volvera ha permesso a duemila persone di trovare un’occupazione. Oggi tutto è drasticamente cambiato e la produzione di auto sul territorio Italiano sta affrontando anni sempre più bui.
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