Qualità della vita, Caserta cresce e batte Napoli! Le altre campane molto vicine

La classifica della qualità della vita 2024 premia di nuovo Caserta a discapito di Napoli. Ma con le altre il divario si fa stretto

Caserta fa un piccolo passo avanti, ma resta ancora nella parte bassa della classifica sulla qualità della vita in Italia, stilata da ItaliaOggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.

Caserta dall'alto
Caserta batte di nuovo Napoli nella classifica sulla qualità della vita – casertanotizie.com

La provincia di Caserta è salita dalla 94esima all’88esima posizione, recuperando sei posti rispetto allo scorso anno. Tuttavia, con un punteggio complessivo di 267, rimane comunque tra le province valutate in maniera “insufficiente” rispetto ai parametri di benessere considerati dall’indagine.

La classifica è realizzata sulla base di 92 indicatori, che abbracciano nove macro-categorie chiave per la qualità della vita: “Affari e lavoro”, “Ambiente”, “Istruzione”, “Popolazione”, “Reati e sicurezza”, “Reddito e ricchezza”, “Salute”, “Sicurezza sociale”, e “Turismo e cultura”. In ogni macro-categoria, la provincia con il miglior posizionamento ottiene mille punti, mentre quella in fondo alla classifica ne ottiene zero. Caserta, pur migliorando in diversi settori, ottiene punteggi altalenanti tra i vari indicatori, e il quadro complessivo evidenzia ancora diverse problematiche.

Tra i vari ambiti analizzati, Caserta ha mostrato miglioramenti significativi nella categoria della sicurezza, ottenendo un punteggio di 751 e raggiungendo il 47esimo posto, con un balzo di 30 posizioni rispetto all’anno precedente. Anche nel settore della salute si è notato un progresso, con un punteggio di 624 che ha portato la provincia al 77esimo posto (+29). Meno positive, invece, sono le valutazioni su istruzione e affari e lavoro, dove la provincia si piazza rispettivamente al 94esimo posto con un punteggio di 231, e sempre al 94esimo posto per il lavoro con un punteggio di 206. Sul fronte del reddito, Caserta si colloca al 92esimo posto con un punteggio di 263, nonostante un piccolo miglioramento (+3 posizioni).

Caserta continua a essere un territorio che affronta difficoltà strutturali, ma il miglioramento in alcuni ambiti è un segnale di speranza. In particolare, il punteggio positivo per la sicurezza e il progresso nella categoria salute suggeriscono che, nonostante le difficoltà economiche e sociali, la provincia stia facendo passi avanti in termini di benessere e sicurezza dei cittadini.

Le altre province campane: Napoli ancora in fondo alla classifica

La situazione non è molto migliore per le altre province campane, che continuano a occupare la parte bassa della classifica nazionale. Napoli rimane in fondo, piazzandosi al 95esimo posto con un punteggio di 169, migliorando solo di quattro posizioni rispetto allo scorso anno (quando si trovava al 99esimo posto). Nonostante questo piccolo progresso, Napoli è ancora la provincia campana con la posizione più bassa, confermandosi in coda alla classifica generale.

Le altre province campane riescono a posizionarsi leggermente meglio rispetto a Napoli: Avellino sale all’82esima posizione, superando Benevento che, invece, scende dalla 76esima all’83esima. Salerno si colloca all’85esima posizione, guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno. Nonostante piccoli avanzamenti per alcune province, la Campania si conferma come una delle regioni con il punteggio medio più basso, rimanendo ben lontana dai vertici della classifica.

Carlo Marino sindaco Caserta
Carlo Marino, sindaco di Caserta – casertanotizie.com

Il confronto con le altre aree del paese è impietoso. In cima alla classifica si trovano province come Milano, Bolzano, Monza e Brianza, seguite da Bologna e Trento. Queste realtà, soprattutto al Centro-Nord, continuano a mostrare una maggiore capacità di ripresa dagli shock economici e una forte resilienza in termini di servizi, sostenibilità ambientale e benessere generale. Al contrario, le province campane, pur mostrando piccoli segnali di miglioramento, restano indietro in quasi tutte le categorie, segnalando la necessità di interventi strutturali più ampi per migliorare la qualità della vita nella regione.

In particolare, il caso di Napoli evidenzia come il capoluogo campano fatichi più delle altre province a recuperare terreno, restando ancora legato a problemi cronici che riguardano la sicurezza, l’occupazione, e le condizioni economiche generali. Rispetto alle altre province della Campania, Napoli sembra faticare ad avviare un percorso di miglioramento che sia evidente e costante nel tempo. Tuttavia, i piccoli miglioramenti registrati quest’anno sono un punto di partenza su cui costruire, sempre che vi sia la volontà politica e sociale di intervenire in maniera efficace.

La qualità della vita è un indicatore complesso che riflette il benessere di una comunità da molteplici punti di vista, e in Campania la sfida resta quella di colmare il divario con il resto d’Italia. Caserta, Napoli, e le altre province campane hanno ancora molta strada da fare, ma piccoli passi come quelli di quest’anno indicano che un cambiamento è possibile, anche se lento e faticoso.

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